Perché chi è nato il 29 febbraio possiede una patente di originalità
Caro Bsev, rubo qualche attimo del tuo tempo per richiedere un intervento. Mi spiego. Sono nato il 29 febbraio (del 1956! Siamo quasi coetanei). E quest'anno, finalmente, potrò festeggiare il compleanno nel giorno esatto! Noi del 29 febbraio siamo rari, ma non unici. Sarebbe bello avere, come regalo, un tuo pensiero per noi «bisestili». Quasi nessuno ne parla, eppure ci siamo.
Domenico Campanini
domenico.campanini@tin.it
Caro Domenico, oggi ne parleranno in molti, vedrai. Ma un pensiero-regalo te lo offro volentieri, per quel che vale.
Non per dirti quello che sai già. E cioè che i calendari sono un gioco (necessario) degli uomini; le date, semplici convenzioni. Non cercherò neppure di consolarti dicendo che voi bisestili siete eterni giovani - i capelli bianchi e le articolazioni non guardano il calendario. Eviterò anche qualsiasi riferimento a scaramanzia, esoterismo e astrologia, materie in cui sono orgogliosamente ignorante.
Ti dirò solo: siete speciali. Nascere il 29 febbraio conferisce una patente di originalità che nessuno può mettere in discussione. Sono certo che il tuo compleanno sia un ottimo tema di conversazione: negli ultimi anni, quando eri stanco di sentir parlare di calcio e di Berlusconi, chissà quante volte hai detto: «Sapete? Io compio gli anni ogni quattro anni» - e poi ti sei messo tranquillo ad ascoltare prevedibili ba nalità (è un po' come nascere a Crema: chiunque tiri fuori «la città dolce» deve sapere che milioni di persone hanno già detto la stessa cosa).
Il punto, ripeto, è un altro: voi bisestili siete veramente speciali. Non unici, ma rari e preziosi. Nel XX secolo non erano i cesarei a dettare le date di nascita: siete figli della coincidenza (che, a differenza della scaramanzia, amo molto). Moltissimi italiani, oggi, sprecano soldi e buttano il senno per sembrare originali, interessanti, notevoli. Voi lo siete davvero: gratis. Non è fantastico? Buon compleanno, Domenico.
Nessun commento:
Posta un commento