domenica 30 settembre 2012

E' arrivato !!!!

e quando arriva lui entra una ventata di allegria di musica di buonumore


giovedì 27 settembre 2012

Alla fiera della normalità

«Siamo alle paralimpiadi a mostrare le nostre abilità, non le disabilità» diceva Oscar Pistorius poco più di un mese fa. Questa frase mi colpì molto alla vigilia delle paralimpiadi londinesi e forse fece sì che mi apprestassi a guardare quello spettacolo con uno sguardo attento più al gesto tecnico che al tipo di disabilità. Tornai sull’argomento paralimpico raccontando la normalità di questi “eroi” moderni, quasi sentissi l’esigenza di creare un ponte tra chi gareggiava nella vita e chi lo faceva per sopravvivere alla quotidianità. A Londra gli atleti erano allineati ai blocchi di partenza sfidandosi per arrivare vincenti al traguardo, a Milano invece le persone con disabilità sono allineate sul marciapiede pronte ad attraversare una via con la speranza di arrivare dall’altra parte… sani.
Già, ma noi siamo qui per mostrare le nostre abilità… Da qualche tempo seguo con attenzione un blog The True Realities. Lo ha aperto una giovane ragazza non vedente, Marta Pellizzi. Marta è una bella ragazza bionda di poco più di vent’anni, futura, lo sarà tra pochi giorni, studentessa di Scienze e tecnologie della comunicazione all’Università di Ferrara. Crotonese di nascita, imolese di adozione, verso i 18 anni ha avuto un problema agli occhi che l’ha portata a non vedere più. Il suo sogno è quello di entrare nel mondo del giornalismo, della comunicazione.
Marta Pellizzi
Marta Pellizzi
E’ decisa, anche se quell’aggressività un po’ ostentata dietro cui si nasconde cela una fragilità delicata. Vuole, come ogni giovane della sua età, realizzare quel sogno nel cassetto. Questo «nonostante l’handicap», come mi dice al telefono. I mezzi tecnologici oggi – se tutte le istutizioni e la società in generale se ne dotassero -, metterebbero in grado anche Marta di arrivare a centrare il suo obiettivo. Ma l’Italia certo non eccelle per avanzamento tecnologico e rispetto della diversità. Per non parlare poi della valorizzazione delle persone, con o senza disabilità. Marta ha fatto sue le parole di Pistorius, ha puntato sulla sua abilità per scandagliare il territorio alla ricerca di altre persone con disabilità a caccia dei talenti insiti in ogni persona.
Ecco che il suo blog si anima di persone reali come Tina Umbriani, cantante insegnante e soprattutto donna, come l’esile Giovanna Ruffolo che sogna di portare un cambiamento nella moda. Oppure la brasiliana Luciana Santoro, capace di disegnare quadri con il pennello stretto tra i denti o ancora Luca Panicchi che ora conquista sulle due ruote di una carrozzina le principali vette alpine. A tutti Marta chiede: che talento hai? Voilà il gioco diventa realtà: la disabilità si cancella in un attimo ed emergono le persone, i loro desideri, le passioni, le lotte e le sfide, i pensieri… la voglia di essere visti per quello che realmente sono, persone e non disabili. E alla fine la non vedente Marta guarda meglio di tanti di noi, vede il bello e la ricchezza che ognuno porta con sé.

mercoledì 26 settembre 2012

Anche i pidocchi non sono più quelli di una volta

La mappa dell'infestazione: esistono tre ceppi, ma solo uno può essere vettore di malattie infettive

A scuola e asilo iniziati ritorna la preoccupazione che i bambini tornino a casa con un ospite clandestino e sgradito. Un articolo pubblicato sull’European Journal of Clinical Microbiology & Infectious Diseases spiega che neanche più i pidocchi sono quelli di una volta e suggerisce le strategie ottimali per stanarli e combatterli. LA MAPPA DELL’INFESTAZIONE - «Per conoscere i pidocchi bisogna capire che i primi antenati in grado di infestare i primati sono comparsi 25 milioni di anni fa, mentre sono vecchi di 5,5 milioni i parassiti con caratteristiche comuni che hanno poi trovato ospitalità nello scimpanzé e nell’uomo.» dichiara Hermann Feildmeier autore dello studio «Fenomeni evolutivi complessi, in quanto hanno coinvolto nello stesso tempo ospite e parassita, hanno oggi condotto a tre tipi di Pediculus humanus: il gruppo A diffuso in tutto il mondo, il B localizzato nelle Americhe, in Europa e in Australia, il C, il più divergente, presente esclusivamente in Nepal e in Etiopia. Proprio da questo gruppo, oggi esportato in altre parti del mondo da profughi e migranti, potrebbe venire qualche minaccia per la salute perché il pidocchio può essere vettore di malattie infettive. Si tratta di un pericolo al momento mai dimostrato e teorico: anche se il 65% dei rifugiati provenienti dall’Etiopia è infestato, la possibilità di diffusione di malattie infettive è marginale. Si può infatti verificare solo per infestazioni massive. Un bambino europeo con pediculosi ha in media sul capo 10 parassiti e la quantità di sangue che ingerisce ciascuno di loro, sempre ammesso che sia del gruppo C, è minima.»
IL TRATTAMENTO - Comunque la pediculosi è un fenomeno in crescita negli ultimi 10 anni, in primo luogo per la comparsa di resistenza ai farmaci tradizionali, alcuni dei quali parenti stretti degli insetticidi e come loro tossici per il sistema nervoso e per il sangue, oltre che in grado di innescare allergie della pelle. Sono quindi entrate sulla scena due nuove classi di medicamenti. Nella prima sono compresi i prodotti vegetali. In Italia è un commercio una lozione che contiene estratti di noce di cocco, di anice e olio di ylang ylang, una pianta che cresce nelle foreste pluviali. Uno studio britannico riconosce a questo prodotto, disponibile in forma di lozione spray o schiuma la capacità di liberare dai pidocchi 8 su 10 persone trattate. Per quanto siano naturali, non è mai stata verificata la loro sicurezza come farmaci. Hanno invece un’azione meccanica i derivati del dimeticone, liquidi trasparenti, incolori, inodori e idrorepellenti. Una volta distribuiti, formano una sottile pellicola sulla capigliatura ma anche sul pidocchio e in definitiva lo soffocano. Sono stati usati per anni per bocca nei neonati per controllare le coliche e sono quindi collaudatissimi quanto a sicurezza e, ovviamente, il modo con cui agiscono non prelude allo sviluppo di resistenze.
QUALCHE CURIOSITA’ - Lo studioso tedesco spiega anche alcuni aspetti meno scontati della pediculosi, per esempio perché le bambine sono colpite con frequenza circa doppia: «Non è solo perché hanno i capelli lunghi, ma anche perché il loro modo di giocare e relazionarsi comporta un tempo di contatto più prolungato e ravvicinato tra le testoline rispetto ai maschi.» Non tutti sapranno che l’ispezione visiva è tre volte meno affidabile del passaggio del pettine sul capello umido e che la ricerca delle uova va effettuata in alcune sedi predilette dai parassiti: le tempie, la zona dietro le orecchie e la nuca. «Però ci si può limitare a queste aree del cuoio capelluto solo in fase di diagnosi e se la ricerca dà esito positivo.» precisa Feldmeier «Altrimenti è bene estendere l’ispezione. Allo stesso modo, se si deve invece accertare l’avvenuta eradicazione dopo un trattamento, il pettine deve essere passato su tutta la capigliatura.» Un ultima curiosità: il principio del trattamento sincronizzato di tutte le “teste” infestate, una regola semplice dettata prima di tutto dal buon senso, è stato autorevolmente dimostrato da un sofisticato modello matematico descritto su PLoS ONE, che ha tenuto conto persino del ciclo vitale del pidocchio.

lunedì 24 settembre 2012

Valenze didattiche e formative della musica d'insieme nella scuola

Del resto lei sosteneva vi fosse una correlazione
tra una classe e un'orchestra.
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare.
La cosa difficile da fare è conoscere bene i nostri musicisti
e trovare l'armonia.
Una buona classe, non è un reggimento che marcia al passo,
 un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin,
o lo scacciapensieri che fa solo bloing bloing,
la cosa importante e che lo facciano al momento giusto
il meglio possibile, 
che diventino un ottimo triangolo, 
un impeccabile scacciapensieri
e che siano fieri della qualità che il loro contributo
conferisce all'insieme.
Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti,
alla fine il piccolo triangolo conoscerà la musica,
forse non in maniera brillante come il primo violino,
ma conoscerà la stessa musica."
Fece una smorfia fatalista:
"Il problema è che vogliono farci credere
che nel mondo contino solo i primi violini".


tratto da Diario di scuola di  Daniel Pennac
(Feltrinelli, 2007)

sabato 22 settembre 2012

La stagione dell'Autunno

Il 22 o 23 settembre (giorno dell'equinozio d'Autunno) inizia l'Autunno per terminare il 21 o il 22 dicembre (giorno del solstizio d'Inverno).
Le giornate si accorciano, comincia a fare più freddo, gli uccelli migratori volano verso paesi più caldi e gli alberi intorno (sempreverdi esclusi) ingialliscono fino a perdere la propria chioma.
Le loro foglie mutano colore per sfumare nelle tonalità del rosso e dell'arancione fino a staccarsi dai rami dell'albero che per mesi le ha nutrite di linfa.

Emozioni autunnali

L'Autunno genera una miriade di sentimenti, ispirando il romanticismo nascosto dentro di noi. 

I colori dell'Autunno

I colori dell'AutunnoL'autunno con le sue tonalità dal giallo al rosso, crea scenografie spettacolari lungo i viali alberati delle nostre città, già arricchite dal fruscio delle foglie secche sotto i passi.
Il grado di nuvolosità del cielo influisce soprattutto sulle sfumature rosse delle foglie.
La natura cambia e diviene più affascinante.

Cadono le foglie
Foglie che cadonoLo spettacolo delle foglie che cadono annuncia l'arrivo della stagione dell'Autunno.
Le strade e i prati vengono coperti da un manto di foglie che scricchiolano sotto i nostri piedi.
Quando si alza il vento sembra quasi che nevichi, colorando il cielo di tinte calde.

www.Cartoline.it
Non sembra proprio vero, E' già Autunno? Da noi è difficile ammetterlo, fa ancora caldo non ci siamo ancora accorti del cambio della stagione. Da noi in Puglia tutto va lentamente e il clima si adatta a ritmi e tempi distesi. Va bene così, è difficile pensare che a breve ritornerà la stagione   fredda, grigia. Allora tuffiamoci nei colori prima del grande silenzio

venerdì 21 settembre 2012

Anna Caruso - C'ero, una volta.

Anna Caruso - Constatazione Amichevole
 [Vedi la foto originale]
E-LITE STUDIO GALLERY
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Corte San Blasio 1/c (73100)
+39 3938763086
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Eventi in corso nei dintorni

Alice, Biancaneve, Cappuccetto Rosso e il Bianconiglio strappati dal loro contesto fiabesco vengono catapultati dalle pennellate di colore da Anna Caruso nella dimensione caotica delle grandi metropoli. A Lecce la seconda tappa della sua fortunata personale dal titolo "C'ero, una volta".
orario: da lunedì a sabato ore 9 - 20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
prenota il tuo albergo a Lecce:
Booking.com
biglietti: free admittance
vernissage: 21 settembre 2012. h 19:00
curatori: Giovanna Lacedra, Claudia Pellegrino, Grace Zanotto
autori: Anna Caruso
genere: arte contemporanea, personale


mercoledì 19 settembre 2012

Notte bianca a Lecce, appuntamento il 22 settembre

Era previsto per il 15 ma era stato rinviato per maltempo
Cultura e musica saluteranno la stagione estiva

La bella cornice in cui si svolgerà la notte biancaLa bella cornice in cui si svolgerà la notte bianca
LECCE - La Notte Bianca 2012 di Lecce si svolgerà nella giornata di sabato 22 settembre, a partire dalle ore 21. L’evento, inizialmente previsto per sabato 15 settembre, era stato annullato dagli organizzatori a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Il direttore artistico Mauro Arnesano è ormai da tempo a lavoro per rimodulare il cast artistico e ricomporre il programma che sarà reso noto a breve. La notte dal cielo stellato, lunga e piacevole, tra cultura, musica e divertimento saluterà la stagione estiva.
Redazione online

lunedì 17 settembre 2012

Falò galleggianti, musiche, coreografie. Sul Tevere, dal tramonto a mezzanotte.

Arriva a Roma lo spettacolare evento WaterFire di Barnaby Evans

Un grande spettacolo di arte pubblica presentato con un’installazione sull’acqua e sugli argini del fiume, “con lo scopo di valorizzare e trasformare in maniera creativa le aree fluviali”. Fiume? Sì, il Tevere: l’evento di cui si parla è infatti WaterFire Roma, che ripropone in Italia la manifestazione che il suo creatore, l’americano Barnaby Evans, allestì diciotto anni fa per la prima volta nella città di Providence (Rhode Island, USA) e che da allora viene ripetuta stagionalmente. Falò galleggianti che bruciano dal tramonto a mezzanotte, fluttuanti sulle acque, accompagnati da musiche e coreografie.
Ora dunque sbarca – letteralmente – a Roma, dove lo spettacolare progetto sarà di scena tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, venerdì 21 e sabato 22 settembre, a partire dalle ore 19 fino a mezzanotte. Lo stesso tratto di fiume che nel 2009 fece da scenografia al progetto Trilogia forme di lupa nel tempo, dell’artista americana rome based Kristin Jones. Ideato e diretto dallo stesso Barnaby Evans, si avvale della partnership dell’Associazione Tevereterno Onlus – fondata dalla stessa Kristin Jones – e dell’organizzazione di Pino Fortunato. Presentazione mercoledì 19 settembre alle 12 al Maxxi.

 

 

 

domenica 16 settembre 2012

AUGURI DI CUORE BAMBINI!!!

Di cuore auguro ad ogni bambino un maestro verso il quale possa sentire una profonda venerazione. E ad ogni bambino auguro di ricevere un’educazione che fa diventare veri uomini, un’educazione che permette a tutto ciò che c’è in ognuno di bello e di buono di sbocciare come un fiore all’aria aperta.”
(R.Steiner)

sabato 15 settembre 2012

venerdì 14 settembre 2012

Un'altra battaglia vinta: cala la mortalità infantile

Ogni giorno morivano 22.000 bambini per cause facilmente prevenibili.
Oggi ne muoiono 19.000!!!
Bisogna arrivare a zero!!!  

L’UNICEF Italia accoglie con speranza questi nuovi dati che dimostrano quanto  importante e necessario sia il lavoro che portiamo avanti ogni giorno anche e soprattutto grazie all’impegno di tanti volontari, donatori, aziende, scuole che credono, come noi, che arrivare ad azzerare il numero dei morti prevenibili sia possibile.
Noi vogliamo arrivare a zero.
Siamo sulla strada giusta perché sappiamo come salvare le vite, lo abbiamo fatto e possiamo continuare a farlo.
Con l’impegno di tutti, anche del tuo!

martedì 11 settembre 2012

11 settembre

Fonte: http://www.damiduck.it/Terzani.htm

10 settembre 2001: il giorno mancato
Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni cosi, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più.
Il 10 settembre 2001 per me, e son certo non solo per me, fu un giorno di questo tipo: un giorno di cui non ricordo assolutamente nulla. So che ero ad Orsigna, l’estate era finita, la famiglia s’era di nuovo sbrancata in tutte le direzioni ed io probabilmente preparavo vestiti e carte per tornare in India a svernare.
Pensavo di partire dopo il mio compleanno, ma non contavo i giorni e quel 10 settembre 2001 passò senza che me ne accorgessi, come non fosse nemmeno stato nel calendario. Peccato. Perché per me, per tutti noi – anche per quelli che ancora oggi si rifiutano di crederlo -, quel giorno fu particolarissimo, uno di cui avremmo dovuto, coscientemente, gustare ogni momento. Fu l’ultimo della nostra vita di prima: prima dell’11 settembre, delle Torri Gemelle, della nuova barbarie, della limitazione delle nostre libertà, prima della grande intolleranza, della guerra tecnologica, dei massacri di prigionieri e di civili innocenti, prima della grande ipocrisia, del conformismo, dell’indifferenza o, peggio ancora, della rabbia meschina e dell’orgoglio malriposto; l’ultimo giorno prima che la nostra fantasia in volo verso più amore, più fratellanza, più spirito, più gioia venisse dirottata verso più odio, più discriminazione, più materia, più dolore.

Lo so: apparentemente poco o nulla è cambiato nella nostra vita. La sveglia suona alla stessa ora, si fa lo stesso lavoro, nello scompartimento del treno squillano sempre i telefonini ed i giornali continuano ad uscire ogni giorno con la loro dose di mezze bugie e mezze verità. Ma è un’illusione, l’illusione di quel momento di silenzio che c’è fra il vedere una grande esplosione in lontananza ed il sentirne poi il botto. L’esplosione c’è stata: enorme, spaventosa. Il botto ci raggiungerà, ci assorderà. Potrebbe anche spazzarci via. Meglio prepararsi in tempo, riflettere prima che si debba correre, anche solo figurativamente, a cercare di salvare i bambini o a prendere qualche ultima cosa da mettere in borsa.
Il mondo è cambiato. Dobbiamo cambiare noi. Innanzitutto non facendo più finta che tutto è come prima, che possiamo continuare a vivere vigliaccamente una vita normale. Con quel che sta succedendo nel mondo la nostra vita non può, non deve, essere normale. Di questa normalità dovremmo avere vergogna.

lunedì 10 settembre 2012

Depliant informativo

Così abbiamo presentato la nostra scuola ai nuovi genitori che         
fanno il primo ingresso nella scuola dell'Infanzia sperando che entrando nel nostro mondo apprezzino lo sforzo per accoglierli nella grande famiglia che è la scuola

















Lezioni di vita, non bastano mai!


Utile fare un ripasso, certe volte capita di dimenticare, ma i nostri allievi, guardano più ai comportamenti dei loro educatori. che alle parole che escono dalle loro bocche!

domenica 9 settembre 2012

Buon Compleanno

Sono arrivati da parecchie parti gli auguri per il mio compleanno!
Certo da quando sono su facebook la privacy è andata a carte48: Diciamo che adesso tutti sanno di me, della mia veneranda età, delle primavere che passano e che lasciano il segno, ma va bene così. Il rischio c'era, si sapeva e se si entra nel giro, bisogna accettarlo!
Io il mio compleanno lo festeggio già da una settimana da quando i miei ragazzi (i figli, 3 ormai grandi), mi hanno presentato due biglietti aerei, 1 per me, 1 per il marito. Destinazione intermedia Roma Ciampino e a seguire, Toscana colline senesi nelle valli del Chianti con una puntata doverosa a Firenze e a Siena! UAU! non so più da quanto tempo non facevo una gita fuori porta! Con tutta la famiglia! Previsioni meteorologiche catastrofiche dopo il caldo dell'estate, noi proprio quei giorni ci dovevamo beccare la sospirata acqua ristoratrice, ma ce la siamo scampata, meno per un acquazzone a Firenze e poi tempo coperto che non ha disturbato il nostro girovagare. Pienza. Monteriggioni non si possono descrivere, si devono visitare! Belli vero i miei gioielli? (occhi di mamma e di moglie!!!!)

sabato 8 settembre 2012

L’arteterapia è per tutti i bambini.

L’ARTETERAPIA E’ PER TUTTI I BAMBINI… non solo per quelli con problemi.
(Art therapy is for all kids, not only for troubled children  di Faige Kobre)
L’Arte Terapia è per tutti i bambini, non solo per quelli con problemi.
Molte persone non sanno cosa sia l’arteterapia. Essi potrebbero pensare che è un processo terapeutico ultra specializzato che ha luogo unicamente nello studio di uno psichiatra. Per certi versi è così. Quando l’arteterapia è usata rigorosamente come terapia (riabilitativa e medica) allora vi è bisogno di un arteterapeuta qualificato che si è specilizzato per poter comprendere tutte le “nuance” dell’arte infantile e che sa agire nel modo corretto affinchè vambini con problemi siano curati attraverso l’arte. In effetti è molto pericoloso quando una persona che non è arteterapeuta  indossa tale veste e si cimenta con l’analisi dell’arte infantile senza avere una salda base in psicologia.
Comunque non è necessario essere un’arteterapeuta per usare l’arte per il benessere perché arte è benessere. Soprattutto per i bambini. Ora non sto parlando dei più comuni progetti di arte e manualità che si fanno in molte scuole dell’infanzia e a casa con i genitori. Ma parlo di un arte rivolta ai bambini ed appropriata sia per il loro sviluppo evolutivo che per la crescita del sé. Ed intendo tecniche quali la pittura, il lavoro con l’argilla, il collage, cartapesta, etc. :quelle tecniche artistiche che lasciano i bambini liberi di esprimere se stessi senza che essi seguano dei format precostituiti come piccoli robot.
Alcune attività di tipo artistico o relativi alla manualità creativa non solo potrebbero non essere terapeutici (curare=creare benessere) o non appropriati per lo sviluppo evolutivo del bambino ma addirittura potrebbero essere dannosi allo sviluppo del bambino.
Immaginate un bambino che sia turbato per qualunque motivo e la mamma vuole calmarlo quindi gli propone un’attività manuale perché ha sentito che quella aiuta la creatività. Il bambino diligentemente prova ad eseguire quel progetto che deve essere eseguito solo in un certo modo e che non dà spazio alla libertà creativa. Il bambino, vivendo un momento di angoscia per sbaglio potrebbe strappare  il foglio,  e vedendo che il risultato non è perfetto distrugge il tutto (potete immaginare lo scenario?)
Adesso immaginate un altro scenario: il bambino è ansioso perchè ha litigato con il fratello e la mamma gli propone un bel pezzo di argilla, di quel tipo che tu ci metti le mani dentro e la impasti, la pizzichi, la colpisci e la strizzi e poi di nuovo…. Che libertà! Che meraviglioso mezzo per lasciar andar via la rabbia! Non preferiresti che tuo figlio prenda a pugli l’argilla piuttosto che suo fratello? Ok… forse potrebbe ancora dare un pugno al fratello dopo aver usato l’argilla ma sicuramente con un energia enormemente ridotta.
L’argilla, il disegno il collage e altre attività artistiche sono i migliori mezzi per i bambini per lasciare andare qualunque frustrazione, tristezza, di sconforto, paura ed altre emozioni che essi non riescono ad esprimere a parole. Molti bambini vivono esperienze traumatiche. Io non parlo di trauma quali la morte di un caro o un’abuso (…) io parlo di eventi quali la morte di un cucciolo, o un’incidente casalingo o aver sperimentato la presenza di ladri in casa. Se questi sono eventi traumatici per un adulto immaginate quanto possano essere traumatici per un bambini che non riesce ad esprimerli verbalmente. I bambini molto piccoli non hanno le abilità linguistiche degli adulti ed hanno bisogno di più materiale sensoriale per poter far fronte alle tante emozioni. Credere o no anche la nascita di un nuovo fratello può essere abbastanza traumatico per un bambino ed essere in grado di esprimere se stessi attraverso questi mezzi può essere molto terapeutico per un piccino. Se noi permettiamo ai nostri bambini di esprimere se stessi attraverso questo tipo di arte noi possiamo anche riuscire a capire se qualcosa non va bene nella loro vita, anche se non ce lo dicono. Se noi vediamo un bambino che usa in continuazione colori scuri nei suoi disegni o se i segni che usa disegnando sono appuntiti e seghettati e punzecchia la carta in continuazione allora vorremmo saper cosa sta succedendo. C’è però il pericolo di leggere troppo le cose (darne un’interpretazione sbagliata). C’è la storia di un ragazzo che usava solo i colori a cera neri e quando è stato portato allo psicologo della scuola (perché gli adulti intorno a lui dicevano che era depresso) disse : “E’ tutto quello che mi lasciano quando io riesco ad avere i colori”. Ho insegnato ad una bambina che aveva avuto un incendio in casa che non faceva altro che fare disegni realtivi all’accaduto fino a quando non è stata in grado di far fronte all’evento e tale tipo di produzione si è diminuita rispetto allo stato forsennato in cui avveniva prima.
Quindi noi genitori ed educatori dobbiamo comprendere l’importanza di dare ai nostri bambini il giusto tipo di arte per aiutarli a far fronte ai piccolo e normali trauma che la vita offer noi ogni giorno.
Traduzione libera (fonte: http://hubpages.com/hub/Art-Therapy-is-for-all-kids-)


da  http://tinafesta.wordpress.com/page/11/?archives-list&archives-type=tags

venerdì 7 settembre 2012

SICUREZZA INFORMATICA

Attenzione alle richieste di aiuto

«Aiuto, sono a Londra, mi hanno rubato tutto»
L'ultima truffa, il phishing per riciclare denaro

L'allarme è arrivato in agosto: gli hacker entrano nella casella email e sul profilo Facebook attraverso finti appelli

 «Sono bloccato a Londra, mi hanno rubato soldi, documenti, carte di credito. Vi prego di inviarmi del denaro all’ufficio Western Union…». Molti italiani hanno ricevuto in agosto una mail con queste parole. Sembra infatti che il periodo delle ferie sia quello più idoneo alle truffe online: da Modena alla Versilia, dalla Lombardia all’Umbria sono state centinaia le persone e le aziende ad aver subito intrusioni informatiche mentre riposavano sotto l’ombrellone.

LA POLIZIA POSTALE - Quella della richiesta di denaro per tornare a casa è la più diffusa: «Gli hacker sono riusciti ad accedere a una delle nostre caselle di posta elettronica – racconta Matteo Guerci, dipendente dell’azienda Fratelli Guerci di Casteggio – e ci hanno rubato la mailing list. Oltre a cancellare la posta archiviata hanno mandato la mail incriminata ai nostri contatti, clienti e fornitori compresi, a nostro nome». I titolari dell’azienda si sono accorti che qualcosa non andava quando, entrando nella casella, l’hanno trovata vuota. Dopo poche ore sono iniziate le telefonate da parte di chi aveva ricevuto la mail. Stessa cosa è accaduta al modenese Emilio Salemme, ma nel suo caso l’intrusione è avvenuta tramite l’account Facebook: «Una mattina a metà agosto mi chiama un amico per chiedermi se fossi a Londra. Così ho scoperto. Da Facebook avevano avuto accesso alla mia e-mail e l’avevano usata. Ho subito denunciato l’accaduto alla Polizia Postale che mi ha consigliato di prestare maggiore attenzione alla sicurezza informatica».
COME DIFENDERSI -..............http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_settembre_06/truffe-su-internet-pishing-hacker-sicurezza-informatica_1e5989f0-f82d-11e1-a29d-c7eff3c66a96.shtml

Una cattedra a sessant'anni «Meglio tardi che mai»

Due insegnanti emozionati, lei di 65 anni e lui di 63 anni,
firmano il loro primo contratto a tempo indeterminato

Insegnanti precari Insegnanti precari
LECCE - Sarebbe proprio il caso di dire «meglio tardi che mai», due sessantenni dopo tanti anni di sacrifici hanno ottenuto la sospirata cattedra nella scuola dell'infanzia. Lei, Giovina Vantaggiato, ora ha 65 anni; lui, Aldo Lombardi, ne ha 63. Sono rispettivamente di Copertino e Galatone, due centri della provincia di Lecce. Ieri i due insegnanti, tutt'altro che in erba, hanno firmato il loro primo contratto a tempo indeterminato. I RUOLI - Lombardi presterà servizio in una scuola dell'infanzia a Parabita (Lecce); Vantaggiato invece nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce per i bimbi che sono ricoverati per problemi di salute. Lei, addirittura, nel febbraio scorso era stata depennata dalla graduatoria ad esaurimento per raggiunti limiti di età, ma l'allungamento dell'età pensionabile deciso dal governo Monti l'ha fatta rientrare in graduatoria.
Redazione online

Freddy Mercury diventa Angry Bird

In occasione del Freddie For a Day, l'iniziativa mondiale per la raccolta fondi da destinare alle campagne anti-Aids che si svolge ogni anno il 5 settembre, giorno del compleanno di Freddie Mercury, il compianto leader dei Queen è stato trasformato in un «Angry Bird». L'animazione sulle note di «Bicycle Race», una delle più note canzoni del gruppo inglese

 http://video.corriere.it/freddie-mercury-diventa-angry-bird/2ffb5820-f69b-11e1-ac56-9abd64408884

La foto del giorno

I gemelli numerati sulla testa - Numerati sulla testa per rendere più facile il lavoro agli insegnanti. È successo a quattro bambini cinesi di 6 anni nati da un parto plurigemellare: i loro genitori li hanno mandati nella scuola di Shenzen, sud della Cina, con i crani rasati disegnando su di loro i numeri lasciando poche ciocche di capelli (Afp)

giovedì 6 settembre 2012

Dal Big Bang a Internet


Un video virale di uno studente 19enne conquista il web. La storia dell'universo - dal Big Bang all'era di internet - in un azzeccato montaggio di immagini e musica

http://video.corriere.it/dal-big-bang-internet/ba801a1a-f7f6-11e1-a29d-c7eff3c66a96


"Ma quanto mi vuoi bene?


"Ma quanto mi vuoi bene?"
"Un pochino!"
Da una piccola goccia di bene nasce l'infinito...
 Non occorre il tanto per il bene del mondo,
basta un piccolo seme per far sbocciare un grande sorriso.

http://blog.libero.it/Oranginella/   Bello da guardare

Un pensiero per una buona partenza

Spesso gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose. 
Bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo... 
Il mondo sarebbe bellissimo se ci fossero solo i bambini a sbagliare.      
Gianni Rodari

mercoledì 5 settembre 2012

lunedì 3 settembre 2012

Ithaa undersea restaurant








 

Se la fantasia va lasciata libera di esprimersi nelle varie forme, qui non ci sono limiti.
Un ristorante subacqueo, avvolti dai pesci che guardano incuriositi, ma cosa penseranno????

Pulcino Pio



Ciao bambini, la scuola è in arrivo, siamo tutti impazienti di ricominciare.
Ancora un tantino di pazienza e poi ci ritroveremo!
Intanto cantate con mamma, papà, fratellini e ... buone risare!
Chissà quante volte sbaglerete ma non fa nulla!
Un bacio dalla vs maestra letizia