Dall’apertura dieci anni fa del blog che
l’ha fatta conoscere (e per cui è stata premiata agli Euro Blog
Awards), ai corsi sui social network per la didattica, nelle ultime
settimane a Milano. Incontriamo Caterina Policaro – Catepol per la Rete, insegnante,
esperta di e-learning e, appunto blogger - proprio durante una delle
sue trasferte nel capoluogo lombardo. Scelta per tenere lezioni ai
docenti, nell’ambito di un progetto dell’Ufficio scolastico regionale.
«Con l’avvento dei social network c’è stato un calo» dice a proposito del «genere» blog.
Ma si dice sicura che «sopravvivrà per chi ha voglia di fermarsi a
riflettere su specifici argomenti, approfondire e creare una sorta di
archivio».
Poi racconta la sua scuola 2.0: ebook, lavagne
multimediali e diari di classe tenuti su Facebook, «per continuare a
confrontarsi anche dopo la lezione». Con la necessità però, in primo
luogo, di formare gli insegnanti perché non solo sappiano usare le
nuove tecnologie ma riescano a integrarle nella didattica.
Cita alcune esperienze di istituti che già lo fanno, da nord a sud (a Bergamo e Brindisi)
ma anche difficoltà come la mancanza di banda larga o di Internet nelle
scuole. Pur concludendo che, anche rispetto ai più avanzati Paesi
anglosassoni, su didattica e tecnologia l’Italia «è indietro ma non eccessivamente».
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