giovedì 8 novembre 2012

Svelato il mistero dei capelli rossi

Sarebbe il tempo grigio e nuvoloso la causa di una variante genetica che regala alla capigliatura quel tipico color fulvo

Pippicalzelunghe Pippicalzelunghe
MILANO – «Il cielo d’Irlanda è un gregge che pascola il cielo…il cielo d’Irlanda è un enorme cappello di pioggia», cantava Fiorella Mannoia. E quel cielo lì, proverbiale in tutta la Gran Bretagna, avrebbe anche molto a che fare con l’elevato numero di individui con capelli rossi. Le persone con i capelli rossi vengono da Paesi molto nuvolosi infatti e questo spiega come mai la Gran Bretagna sia una terra così ricca di chiome rosse: lo sostiene un progetto specializzato nello studio genetico di alcune variabili ereditarie che si chiama BritainsDNA e che ha analizzato il DNA di 4mila casi di rutilismo per capire meglio il difficile cammino che fa il gene dei capelli rossi e arrivare alla conclusione che i capelli fulvi sarebbero semplicemente una risposta fisiologica a un determinato clima ancestrale. RUTILISMO - Si chiama rutilismo (o anche eritrismo) e viene trasmesso come carattere recessivo. Ma i geni che determinano la chioma fulva sono molto complessi. Uno dei principali, per esempio, ha ben 40 varianti tra le quali solo sei generano i capelli rossi. Inoltre si tratta di un gene recessivo e un bambino, per nascere con i capelli rossi, deve ereditare ben due di questi geni, uno da ciascun genitore. In realtà il gene dei capelli rossi si può trasmettere anche se i due genitori non hanno i capelli rossi, ma sono portatori del gene, oppure se uno dei due genitori ha i capelli rossi e l’altro è portatore del gene (in questo caso le probabilità di avere un figlio con i capelli rossi salgono al 50 per cento). Ma il percorso ereditario dei capelli rossi è particolarmente arduo come si intuisce. Normale dunque che i salti generazionali siano piuttosto frequenti vista la difficoltà a tramandare questo carattere. 

http://www.corriere.it/salute/dermatologia/12_novembre_08/capelli-rossi-genetica_906e9a16-29a2-11e2-b082-5e60eba3a55f.shtml



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