A
seguito dei recenti sviluppi dell’indagine sulla Green Hill 2001 srl,
il 10 ottobre scorso l’OIPA Italia Onlus ha depositato una seconda
istanza di chiusura dell’allevamento indirizzata al Sindaco di
Montichiari (BS), Elena Zanola, all’Assessore alla Sanità della Regione
Lombardia e al Ministero della Salute.
In
data 7 novembre il primo cittadino monteclarense ha inviato all’OIPA
comunicazione informando di aver inoltrato la richiesta al Ministero
della Salute, all’Assessorato Regionale alla Sanità e all’ASL, come enti
competenti a richiedere la sospensione o la revoca dell’autorizzazione
al funzionamento di Green Hill.
Tuttavia
secondo l’art.10, primo comma del D. lgs 116/92, “Il comune autorizza
l’apertura di stabilimenti di allevamento e di stabilimenti fornitori,
tiene un elenco aggiornato degli stabilimenti autorizzati e ne trasmette
copia al Ministero della Sanità nonché alla regione e alla prefettura”.
Di conseguenza salvo un’eventuale disposizione a carattere tecnico,
come ad esempio una circolare, emessa dal Ministero della Salute, il
sindaco di un comune ha la competenza sia per aprire che per chiudere
questo tipo di allevamento.
L’OIPA
ha quindi mandato un’ulteriore richiesta ufficiale al sindaco Zanola,
oltre che al Ministero della salute, all’Assessorato Regionale alla
Sanità e alla Asl competente, per chiedere conto dell’esistenza di
disposizioni a carattere normativo che esulino il sindaco dall’autorità
altrimenti prevista dalla legge.
“Vogliamo
chiarezza: se il sindaco di Montichiari non ha la possibilità, per
disposizioni di cui non siamo a conoscenza, di accogliere la nostra
richiesta di revoca dell’autorizzazione a Green Hill, ci comunichi gli
estremi di tali disposizioni - sottolinea Massimo Comparotto, Presidente dell’OIPA Italia Onlus – In caso contrario vogliamo sapere perché la nostra richiesta, ampiamente motivata, non viene accolta”.
Da
sottolineare inoltre come la sentenza del TAR Lombardia abbia, in data 8
novembre, rigettato il ricorso di Green Hill, confermando quindi la
validità della revoca della licenza come stabilimento fornitore e
prevedendo espressamente che la vigilanza per il rispetto della norma
spetti all’Amministrazione Comunale, di fatto legittimando la revoca
della licenza in seguito ad un controllo che ha accertato il mancato
rispetto della normativa.
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