lunedì 4 giugno 2012

Curiosità

E cosa dire della cera?
La cera è sicuramente la materia prima per la costruzione dell’alveare e viene prodotta dalle api operaie che la secernono attraverso una ghiandola del loro addome. Le api sono così evolute da riuscire ad adattarsi al luogo in cui si trova l’alveare, cioè riescono a costruire delle celle esagonali più allungate o meno a seconda dell’esigenza.
Un’ape può volare fino a 13 km/h e comunica con le altre sue compagne in 2 modi diversi:
  • Attraverso i feromoni, ovvero degli ormoni che per esempio permettono la sterilità delle api operaie: i feromoni dell’ape regina, infatti, inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori nelle operaie.
  • Attraverso delle “danze” che ancora oggi incuriosiscono gli scienziati. Solo di alcune infatti si è potuto comprendere l’informazione che forniva un certo movimento piuttosto che un altro.
Ma perché la puntura di un’ape provoca tanto dolore soprattutto richiama l’intero sciame a volte?
L’aculeo delle api, o pungiglione che dir si voglia, è dotato di una sorta di sacca contenente un veleno.
Quando siamo punti da un’ape, quest’ultima libera un feromone di allarme che allerta e richiama tutte le sue compagne, pronte ad aggredire anch’esse la vittima. Sadicamente possiamo felicitarci del fatto che, l’artefice del nostro dolore, morirà entro un paio di giorni perché il pungiglione rimane quasi “arpionato” nella nostra pelle e dunque l’ape per volare via deve privarsene.

E per finire vi presento un'"A-pina" veramente simpatica Bee Bot che è riuscita a diventare simpatica anche a quei bambini più paurosi!


 La 2a A del plesso Don Milani ed una classe trentina ( la 2a A di Romarzollo, IC ARCO -TN) hanno realizzato insieme un progetto interdisciplinare che ha previsto l'uso della pre- robotica.

A tal fine si è scelto di usare le piccole Bee Bot, api robot in plastica resistente che presentano nella parte superiore semplici comandi mediante 4 tasti freccia. Ogni passo avanti o indietro misura 15 cm e l'ape-robot compie rotazioni di 90° a destra o a sinistra.

I bambini hanno programmato i vari percorsi agendo sui comandi, memorizzando fino ad una successione massima di 40 ordini. Sono stati creati scenari per far muovere le api, e si è utilizzato il software abbinato che ha permesso di lavorare su percorsi al computer e sulla LIM.

Bambini e docenti sono stati anche invitati dal Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova a sperimentare per primi un software opensource progettato per i mini robot.

Ogni passaggio del progetto è stato documentato in rete in un knol: http://knol.google.com/k/paola/a-scuola-con-le-api-robot/dq6gp1q9gjfz/16#view


e poi non scordate di visitare il blog dell'amica Paola di "Spicchi di limone" dove si può trovare un' interessante applicazione didattica dell' ape robot

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