martedì 10 aprile 2012

Essere ottimisti è un affare

Il ruolo benefico delle illusioni

Sono fattori biologici che ci portano a vedere rosa Così garantiscono la sopravvivenza della specie

Chi passeggiasse nella Foresta Verde respirando i primi vapori della primavera troverebbe bello che le foglie si spieghino al nuovo sole e quindi i semi maturino e cadano a terra. Si potrebbe dire, scriveva un grande filosofo francese purtroppo dimenticato come Alain (pseudonimo di Emile Chartier), «che ognuno di questi semi abbia il suo destino, che è di germogliare, crescere e diventare albero a sua volta, mentre tale cosa non capita forse neanche a uno solo su un milione che marciscono». Ma i passeggiatori non ci pensano e anzi, sentendosi improvvisamente figli della terra, finiscono con l'adorare questo tutto miserabile. Succede agli ottimisti.


Ammetto di essere un pessimista mancato; nonostante l'osservazione e l'esperienza mi spingano inesorabilmente verso una visione dura e realistica delle cose, il temperamento mi rimbalza invece sempre verso il buonumore e la fiducia. Il mio è insomma un mediocre pessimismo di posa e alla fine non riesco a essere all'altezza delle aspettative.
Fortunatamente. Dico fortunatamente non tanto per amor di.........http://www.corriere.it/cultura/12_aprile_02/essere-ottimisti-affare-camurri_3c3ecb1c-7c98-11e1-b9fa-a64885bf1529.shtml

 

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