Si può essere produttivi anche rimandando, a patto di farlo in modo «strutturato»
Altro che «fatelo e non pensateci», l'ansia si vince rinviando. La strategia è temporeggiare per poi affrontare la priorità
«Rimandare è meglio che sbagliare», scrisse Thomas Jefferson. Su questo
principio dovrebbe concordare il filosofo di Stanford John Perry, autore
del saggio The Art of Procrastination che sta entusiasmando gli
americani. «Il problema non è il problema, - sostiene Perry - il
problema è la tua reazione al problema». Dunque? Come reagire? Il
consiglio è di non reagire, far finta di niente: procrastinare,
rimandare, rinviare la soluzione del problema. L'illustre professore (e
procrastinatore indefesso, rinviando per 17 anni la pubblicazione del
suo libro), ha ideato la teoria della «procrastinazione strutturata»,
cioè il rimandare facendo altro. Temperare una matita? Dedicarsi al
giardinaggio? Giocare a ping pong?
La strategia di Perry è più raffinata, non asseconda necessariamente la pigrizia e va valutata senza fretta.
Se stilate (in tutta calma) una lista degli impegni dal più urgente ai
meno importanti, il consiglio è quello di concentrarvi sui secondi, in
modo da non dare a voi stessi e agli altri l'impressione fastidiosa (o
angosciante) di essere inattivi. Solo così il senso di colpa verrà
sconfitto e l'immagine pubblica resterà intatta. Insomma, non fare oggi
ciò che puoi fare domani, meglio ancora dopodomani, ma a un patto:
mentre il procrastinatore comune tenderebbe a non fare nulla, il
temporeggiatore di Perry deve dedicarsi ad altro pur di evitare di fare
ciò che dovrebbe assolutamente fare. Solo cercando di sfuggire alle
priorità si finisce per sbrigare la gran parte del lavoro per affrontare
poi trionfalmente e a cuor leggero l'impegno più urgente. Un gioco da
ragazzi. Ovviamente, il procrastinatore strutturato (e produttivo) deve
avvalersi di una buona dose di auto-inganno, giocando (con se stesso)
sui diversi livelli di priorità.D'altra parte, non è detto che l'arte di temporeggiare non produca risultati migliori della furia efficientista. Il dittatore romano....
http://www.corriere.it/cronache/13_gennaio_17/elogio-arte-di-procrastinare-di-stefano_894de3be-606f-11e2-bd7d-debf946ea0b6.shtml
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