martedì 22 gennaio 2013

Elogio dell'arte di procrastinare (da leggere senza alcuna fretta)

Si può essere produttivi anche rimandando, a patto di farlo in modo «strutturato»

Altro che «fatelo e non pensateci», l'ansia si vince rinviando. La strategia è temporeggiare per poi affrontare la priorità

 

«Rimandare è meglio che sbagliare», scrisse Thomas Jefferson. Su questo principio dovrebbe concordare il filosofo di Stanford John Perry, autore del saggio The Art of Procrastination che sta entusiasmando gli americani. «Il problema non è il problema, - sostiene Perry - il problema è la tua reazione al problema». Dunque? Come reagire? Il consiglio è di non reagire, far finta di niente: procrastinare, rimandare, rinviare la soluzione del problema. L'illustre professore (e procrastinatore indefesso, rinviando per 17 anni la pubblicazione del suo libro), ha ideato la teoria della «procrastinazione strutturata», cioè il rimandare facendo altro. Temperare una matita? Dedicarsi al giardinaggio? Giocare a ping pong?

La strategia di Perry è più raffinata, non asseconda necessariamente la pigrizia e va valutata senza fretta. Se stilate (in tutta calma) una lista degli impegni dal più urgente ai meno importanti, il consiglio è quello di concentrarvi sui secondi, in modo da non dare a voi stessi e agli altri l'impressione fastidiosa (o angosciante) di essere inattivi. Solo così il senso di colpa verrà sconfitto e l'immagine pubblica resterà intatta. Insomma, non fare oggi ciò che puoi fare domani, meglio ancora dopodomani, ma a un patto: mentre il procrastinatore comune tenderebbe a non fare nulla, il temporeggiatore di Perry deve dedicarsi ad altro pur di evitare di fare ciò che dovrebbe assolutamente fare. Solo cercando di sfuggire alle priorità si finisce per sbrigare la gran parte del lavoro per affrontare poi trionfalmente e a cuor leggero l'impegno più urgente. Un gioco da ragazzi. Ovviamente, il procrastinatore strutturato (e produttivo) deve avvalersi di una buona dose di auto-inganno, giocando (con se stesso) sui diversi livelli di priorità.
D'altra parte, non è detto che l'arte di temporeggiare non produca risultati migliori della furia efficientista. Il dittatore romano....
http://www.corriere.it/cronache/13_gennaio_17/elogio-arte-di-procrastinare-di-stefano_894de3be-606f-11e2-bd7d-debf946ea0b6.shtml


 


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