mercoledì 3 ottobre 2012

L'autismo visto da un amico immaginario



Autismo: un romanzo, un video, vari suggerimenti per piccoli e grandi e la riprova che le brave maestre fanno sempre la differenza!


Durante l'università a Scienze della Formazione ho studiato piuttosto approfonditamente l'autismo. Inoltre, in quel periodo, facevo volontariato per una "Scuola per bambini speciali" (chiusa poco dopo) in cui c'erano alcuni bambini autistici e, forse per questo motivo, le letture dell'esame furono ancora più interessanti.
Ancora oggi continuo a informarmi sull'argomento cercando di leggere i saggi che escono, ma anche i romanzi, gli albi illustrati e guardando film, video, documentari ecc.
Oggi sul mio comodino c'è L'Amico immaginario di Mattew Dicks (vedete la copertina qui accanto).
Mi piace l'idea di fondo: raccontare una storia di Max, un bambino autistico, attraverso gli occhi del suo amico immaginario, Budo.
Max e Budo vivono insieme e quest'ultimo ci racconta la vita a scuola, le maestre che gli piacciono e quelle che non gli piacciono, i compagni, le manie, le difficoltà in classe durante i lavori di gruppo, la vita a casa con i genitori, la mamma che consulta mille specialisti, il babbo che si convince di avere un figlio "normale". Sino al giorno in cui Budo vede Max salire (e sparire) nell'auto della sua insegnante di sostegno.
Non voglio raccontarvi l'intero libro, ma è bello che il personaggio più positivo dell'intero libro sia la signora Gosk, la maestra, quella un po' severa, che legge ogni giorno un pezzo di libro. Ho trovato molto carina la descrizione del momento della lettura ad alta voce in classe:

Oggi non voglio muovermi dall’aula perché la signora Gosk sta leggendo ad alta voce La fabbrica di cioccolato e io adoro sentirla leggere. Ha una vocina sottile che sembra un sussurro, e perciò tutti i bambini devono stare attentissimi e in silenzio assoluto per riuscire a sentirla, il che per Max è la situazione ideale. I rumori lo distraggono. Per esempio, se Joey Miller tamburella con la matita sul banco, o Danielle Ganner batte i piedi sul pavimento come fa sempre, Max non riesce più a sentire altro che la matita o i piedi di Danielle. Non riesce a ignorare i rumori come fanno le altre persone. Ma quando la Gosk legge ad alta voce, tutti stanno muti come pesci. La maestra sceglie sempre i libri più belli e racconta storie fantastiche tratte dalla sua vita e legate al libro.

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