mercoledì 24 ottobre 2012

Inseguendo le foglie


 Tutte
le sfumature del bosco d’autunno



Ha scomodato scrittori quali Albert Camus, Jack Kerouac, Emily Dickinson, J.K. Rowling, Nora Ephron e Stephen King. Ed è stato immortalato, forse meglio di chiunque altro, da Jasper Francis Cropsey, il maestro della celebre Hudson River School scomparso nel 1900, grazie a capolavori quali «Autunno in America», «Lago sui monti Catskill» e «Un’ansa del fiume».È il foliage , il fenomeno naturale che si verifica in autunno nei boschi del Nord America e in particolare della regione del New England che, contrariamente alle foreste temperate del Nord Europa, assumono per alcune settimane un’accesissima colorazione che va dal rosso al giallo all’arancione.
L’alternanza di giorni caldi e soleggiati e notti fredde ma senza gelate, tipica del Nord America, favorisce queste spettacolari sfumature autunnali nelle piante decidue (quelle che a differenza dei sempreverdi perdono le foglie), dove la clorofilla viene progressivamente degradata, rivelando gli altri pigmenti presenti. «Si tratta di un fenomeno quasi estraneo all’Europa», spiega Paolo Trost, docente di fisiologia molecolare delle piante all’Università di Bologna, «a causa del maggior tasso di estinzione di specie arboree che si è verificato nel nostro continente a seguito delle glaciazioni del Pleistocene».
Nei quindici Stati americani coinvolti nel fenomeno – Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, New York, Pennsylvania, Vermont, Michigan, Ohio, Wisconsin, Maryland, North Carolina, Tennessee, Virginia e West Virginia – il 2012 è destinato a passare alla storia per milioni di appassionati del foliage che ogni anno iniettano oltre mezzo miliardo di dollari nelle casse di ogni stato grazie al cosiddetto «turismo autunnale».
«Le condizioni atmosferiche quest’autunno sono ideali», spiega Kathy Matthews, docente alla Western Carolina University e autrice di un annuale, seguitissimo almanacco del foliage , con le previsioni, stato per stato, dei panorami più mozzafiato.
Il motivo? «In primavera e in estate abbiamo avuto pioggia a sufficienza da impedire che le foglie si seccassero presto, cadendo», replica la studiosa, che precisa come, «quando le precipitazioni sono eccessive, c’è il rischio che la pigmentazione risulti sbiadita una volta che la foglia smette di produrre clorofilla».
Ci pensano siti internet come foliagenetwork.com a offrire forum dove gli utenti si scambiano consigli e informazioni, oltre a «rapporti» sulle condizioni del foliage che vengono aggiornati ora per ora (proprio come per le piste sciistiche) e a calendari dei festival, tour e gite più consigliati, con prezzi che vanno dai 65 dollari a persona per una crociera lungo il Fiume Hudson ai 225 dollari per una giornata a cavallo tra i boschi color cremisi del Nord Carolina.
Poco importa se l’annuale «miracolo» è per definizione transitorio e fuggevole.
«La cosa importante è che riceviamo questo dono di natura puntualmente ogni anno», spiega il fotografo Jeff Folger, noto in America come Jeff Foliage o «l’oracolo delle foglie» grazie al suo blog jeff-foliage.com e ai suoi tanti libri di immagini dedicati ad un’unica, ossessiva missione: «Rendere giustizia alla mia grande passione e condividerla col resto del mondo».

Pubblicato sul Corriere della Sera il 23 ottobre

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