mercoledì 31 ottobre 2012

Felice Halloween

L’estate è finita, è il tempo degli ultimi frutti prima del lungo sonno e letargo che caratterizzerà la natura nel periodo invernale…la quale tornerà a nuova vita in primavera.

Per te, per noi, inizia un tempo prezioso di riposo e ascolto di te stessa. Inizia un tempo di riflessione, di consapevolezza, di viaggi interiori!


Per farlo hai bisogno, quindi, di spogliarti di ciò che è esteriore…di perdere le foglie che sono tutti quei condizionamenti, credenze, pensieri negativi e quegli attaccamenti che non ti appartengono più, di cui ti vuoi liberare.
Solo liberandoti “delle foglie”, potrai far morire quelle parti di te che hanno fatto la loro stagione, che non ti appartengono più e sarai pronta per rinascere in primavera e aprirti al nuovo!


Allora, scrivi su un foglo le parti di te che non vuoi più, che vuoi abbandonare, far cadere come foglie e brucia questo foglio con il fuoco, simbolo da sempre di purificazione, trasformazione e rigenerazione. Elimina dal tuo armadio e dalla tua casa i vecchi oggetti. Fai morire la vecchia te per aprirti al nuovo! Compi questa magia!!

 Si, compi questa magia la notte di Halloween! E sai perchè? Perchè in questa notte il tuo lato “strega” o meglio dire il tuo aspetto “magico”, la tua “dea” diventa più viva e puoi essere più in contatto con le energie della natura, i tuo sogni e il tuo intuito!

martedì 30 ottobre 2012

domenica 28 ottobre 2012

Ti ricordi?



Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità?
La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie
sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti.
Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde?
Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più.
 

Fabio Volo, da "E' una Vita che ti Aspetto"

Indovina

“Indovina se ti riesce:
la balena non è un pesce,
il pipistrello
non è un uccello;
e certa gente, chissà perché,
pare umana e non lo è”
- Gianni Rodari -

giovedì 25 ottobre 2012

Il buco dell'ozono

A sinistra la massima estensione del 2012, raggiunta il 22 settembre. A destra la massima estensione storica, toccata il 6 settembre 2000 (Nasa) 

 da CORRIERE DELLA SERA.it


The Vegetable Orchestra

 Perché ogni cosa può essere suonata

I viennesi sperimentano le potenzialità interpretative della musica. Con la natura. Ne nasce un’orchestra di dodici elementi, che prepara e suona strumenti molto particolari. Con scadenza il giorno stesso. Ma specificano: “Non siamo vegetariani”.

 

 www.vegetableorchestra.org
http://www.vegetableorchestra.org/onionoise.php

mercoledì 24 ottobre 2012

84 milioni di stelle in uno scatto

INTERESSANTE dal Corriere della Sera

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2012/10/24/pop_eso1242a.shtml

Inseguendo le foglie


 Tutte
le sfumature del bosco d’autunno



Ha scomodato scrittori quali Albert Camus, Jack Kerouac, Emily Dickinson, J.K. Rowling, Nora Ephron e Stephen King. Ed è stato immortalato, forse meglio di chiunque altro, da Jasper Francis Cropsey, il maestro della celebre Hudson River School scomparso nel 1900, grazie a capolavori quali «Autunno in America», «Lago sui monti Catskill» e «Un’ansa del fiume».È il foliage , il fenomeno naturale che si verifica in autunno nei boschi del Nord America e in particolare della regione del New England che, contrariamente alle foreste temperate del Nord Europa, assumono per alcune settimane un’accesissima colorazione che va dal rosso al giallo all’arancione.
L’alternanza di giorni caldi e soleggiati e notti fredde ma senza gelate, tipica del Nord America, favorisce queste spettacolari sfumature autunnali nelle piante decidue (quelle che a differenza dei sempreverdi perdono le foglie), dove la clorofilla viene progressivamente degradata, rivelando gli altri pigmenti presenti. «Si tratta di un fenomeno quasi estraneo all’Europa», spiega Paolo Trost, docente di fisiologia molecolare delle piante all’Università di Bologna, «a causa del maggior tasso di estinzione di specie arboree che si è verificato nel nostro continente a seguito delle glaciazioni del Pleistocene».
Nei quindici Stati americani coinvolti nel fenomeno – Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, New York, Pennsylvania, Vermont, Michigan, Ohio, Wisconsin, Maryland, North Carolina, Tennessee, Virginia e West Virginia – il 2012 è destinato a passare alla storia per milioni di appassionati del foliage che ogni anno iniettano oltre mezzo miliardo di dollari nelle casse di ogni stato grazie al cosiddetto «turismo autunnale».
«Le condizioni atmosferiche quest’autunno sono ideali», spiega Kathy Matthews, docente alla Western Carolina University e autrice di un annuale, seguitissimo almanacco del foliage , con le previsioni, stato per stato, dei panorami più mozzafiato.
Il motivo? «In primavera e in estate abbiamo avuto pioggia a sufficienza da impedire che le foglie si seccassero presto, cadendo», replica la studiosa, che precisa come, «quando le precipitazioni sono eccessive, c’è il rischio che la pigmentazione risulti sbiadita una volta che la foglia smette di produrre clorofilla».
Ci pensano siti internet come foliagenetwork.com a offrire forum dove gli utenti si scambiano consigli e informazioni, oltre a «rapporti» sulle condizioni del foliage che vengono aggiornati ora per ora (proprio come per le piste sciistiche) e a calendari dei festival, tour e gite più consigliati, con prezzi che vanno dai 65 dollari a persona per una crociera lungo il Fiume Hudson ai 225 dollari per una giornata a cavallo tra i boschi color cremisi del Nord Carolina.
Poco importa se l’annuale «miracolo» è per definizione transitorio e fuggevole.
«La cosa importante è che riceviamo questo dono di natura puntualmente ogni anno», spiega il fotografo Jeff Folger, noto in America come Jeff Foliage o «l’oracolo delle foglie» grazie al suo blog jeff-foliage.com e ai suoi tanti libri di immagini dedicati ad un’unica, ossessiva missione: «Rendere giustizia alla mia grande passione e condividerla col resto del mondo».

Pubblicato sul Corriere della Sera il 23 ottobre

Il chiodo

La palma della mano i datteri non fa,
sulla pianta del piede chi si arrampicherà?
non porta scarpe il tavolo, su quattro piedi sta:
il treno non scodinzola ma la coda ce l’ha.
anche il chiodo ha una testa, però non ci ragiona:
la stessa cosa capita a più d’una persona.

Gianni Rodari

martedì 23 ottobre 2012

Il destino è scritto nell’album da disegno

Le espressioni artistiche dei bambini sono una finestra aperta su un mondo interiore altrimenti non sondabile

“Da piccolo disegnavo aerei, mi divertivo a riconoscerli dal suono dei motori e per questo i compagni di classe mi prendevano in giro. Ora piloto Airbus A320”, scrive “flight man_726” a Corriere.it.
“Aiutavo la mamma in panetteria, e intanto riempivo fogli di scritte e a tutti dicevo che da grande avrei voluto lavorare con le parole e con la fantasia”, racconta una collega giornalista.
L’inglese Tom Daley, campione del mondo di tuffi all’età di 15 anni, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra, a nove anni, in un disegno tolto dal cassetto solo ad agosto, e postato su Twitter, si rappresentava in posa esatta ed elegante, in equilibrio sulle mani, appoggiato a un trampolino. 
Felix Baumgartner, il paracadutista austriaco che ha superato la barriera del suono lanciandosi da 39mila metri di altezza, ha messo su Facebook un disegno, fatto all’età di 5 anni, in cui, munito di paracadute, sorvola la sua famiglia. Già allora sognava di “andare in alto”. E quarant’anni dopo ha polverizzato tre record del mondo osando l’inimmaginabile. Se non un disegno premonitore, certo l’eco di un sogno.
Per gli psicologi è un dato assodato, perfino banale: le espressioni artistiche dei bambini, dai primi scarabocchi alle produzioni più accurate, sono una finestra aperta su un mondo interiore altrimenti non sondabile. Con un tratto di penna, si mettono a nudo pensieri ed emozioni.
Nel disegno il bambino proietta i suoi stati d’animo: bisogni, speranze, gioie, sicurezze, e paure. Narra vicende vissute o immaginate, trasfigura la realtà, se ne impadronisce, mostra le proprie conoscenze e ragiona su di esse. Cristallizzare su carta un gesto, un’identità, può aiutare a focalizzare i propri obiettivi, chiarire ambizioni, spingere ad affrontare le difficoltà, spiega Evi Crotti, psicopedagogista ed esperta di grafologia e disegni nell’età evolutiva.
 “Già alla scuola materna si può vedere la natura del bambino: se è estroverso, se mangia poco, se è ipersensibile o ben temprato. E, più avanti, le figure e i colori parlano dei giovani autori più di parole che questi farebbero fatica ad articolare”. I bambini nascono con un temperamento che nel disegno emerge chiaramente, assicura Crotti, autrice di un libro sull’argomento: “I disegni dell’inconscio”. “L’ambiente, poi, lo struttura o lo inibisce, dando forma a ciò che è innato”.
Nei casi drammatici di infanzia profanata, i disegni servono da aiuto per dire quello che non si ha il coraggio di confessare. I bambini abusati raffigurano spesso parti del loro corpo che sono state toccate o violate; nei disegni delle vittime di incesto compaiono ragazzini soli, volti dipinti di nero, figure mostruose, membri della famiglia separati da barriere, ad evitare il contatto. Le piccole vittime possono rappresentare se stessi in modo approssimativo, prive di parti del corpo, a dimostrazione di una dolorosa perdita di autostima.
“Elementi da valutare con grande prudenza, avverte l’esperta -. Anche se in quei tratti su carta un bambino difficilmente mente”. Dietro al piccolo se stesso che un bambino tratteggia, possono però nascondersi anche solo sogni e speranze. Come nel caso del paracadutista austriaco. “Nel suo disegno ci sono tanti particolari interessanti – fa notare Crotti -. Il sole grande e sorridente in alto a destra nel foglio, evoca la figura di un papà forte. Ha tanti raggi proiettati verso le figure della famiglia e il bambino appeso al paracadute sembra voler emulare il padre, essere forte come lui”.

E voi che esperienza avete? Vi riconoscete, adulti, negli eroi che popolavano i vostri disegni bambini? Coincide ciò che siete oggi con i sogni di allora?


tratto da: Il Corriere della Sera

venerdì 19 ottobre 2012

Un genitore su sei non legge la favola della «buonanotte» ai figli

I piccoli passano il triplo del tempo a guardare la tv rispetto alla lettura. E prima della nanna guardano tv o stanno al pc 

 MILANO – Non si legge mai abbastanza durante l’infanzia: né nei pomeriggi, né prima di andare a dormire. Ma nemmeno mamma e papà hanno tempo per farlo. E anzi, secondo una ricerca inglese appena pubblicata, un genitore ogni sei non ha mai avuto un momento per raccontare una favola della buona notte. Questo perché, sempre secondo lo stesso studio commissionato dalla casa editrice britannica Pearson, si è troppo impegnati su altro: per i bambini tra gli interessi compaiono primi tra tutti la tecnologia (intesa come uso del Pc, per navigare in internet o giocarvi), le consolle per i videogame, la televisione, cui si dedica il triplo del tempo rispetto al vecchio libro di carta.

IL SONDAGGIO – Lo studio della Pearson ha indagato sui comportamenti prima del sonno di genitori e bambini dai due fino agli 11 anni di età. Un campione composto da duemila genitori e da 400 insegnanti inglesi della scuola dell’obbligo. Rispetto all’età del campione analizzato, si tratta di un momento delicato in cui ancora sono padre e madre, o chi mette a letto i piccoli, a guidare le scelte del figlio, consigliando un’attività, da fare insieme o in solitudine. E il dato più eclatante è che – certo per motivazioni personali diverse, su cui la ricerca non ha indagato – un genitore su sei ha dichiarato di non trovare il tempo, la voglia o l’energia per leggere qualche pagina di un libro o una piccola fiaba ai figli prima della nanna. Un trenta per cento del campione intervistato invece ammette di dedicare alla lettura serale con i pargoli solo un giorno alla settimana. Mentre i piccoli, prima del riposo notturno, passano il loro tempo a giocare con videogame, su consolle o su Pc, e a guardare la tv. Nello specifico, la media dei genitori intervistati ha dichiarato che i loro figli passano circa un’ora e mezza al dì davanti allo schermo del televisore, poco più di 40 minuti con i videogiochi, mezzora circa su internet (su questo dato non è possibile sapere se da soli o con la compagnia di un adulto a sorvegliare).
LIBRO? COSA DA GEEK – Interessante anche il contributo dato dagli insegnanti alla ricerca: le maestre e le professoresse interpellate hanno raccontato come in ambiente scolastico l’ammettere di essere avidi lettori, o uscire da scuola con un romanzo sottobraccio, venga percepito come cosa da geek, “sfigati”, presi in giro dai compagni. Ma al di là della percezione degli studenti, gli stessi docenti rivelano che in concomitanza con lo scarso interesse alla lettura nell’infanzia si registrano cali nella capacità di concentrazione e attenzione all’inizio della scuola media. E come in generale la mancanza di una cultura della lettura per puro piacere tra le mura domestiche stia danneggiando il rendimento scolastico dei piccoli.

giovedì 18 ottobre 2012

Il giardino fiorito


Curare il giardino della nostra anima , significa irrorarlo , nutrirlo di opportunità
che sappiano coinvolgere energie positive .
Pensiero, emozione ed azione, poi, tutta la nostra volontà.
Spesso in questo lavoro si possono incontrare le brutte stagioni : i momenti di assopimento , si possono incontrare tempeste improvvise, non tutto dipende da noi ma dall ' ambiente esterno che, malgrado si tenti di accogliere, di integrarsi ad esso, non è detto che sia poi come " essere a casa".
Quando accade che gli eventi , scatenati da persone non " in linea " con il nostro modo di essere, con il nostro impegno, possano deturpare il nostro giardino, semplicemente è necessaria qualche potatura.
Le chiavi di questo luogo non si potrebbero consegnare a tutti, solo a chi, sa camminare in punta di piedi e tenti di non rovinare tutto il nostro lavoro.
Scopriamo poi il giardino degli altri: a volte rovinato, pieno di erbacce, tentiamo, con umiltà, di aiutare a migliorarlo,
non sempre questo viene accolto e la cecità porta queste persone alla pretesa di avere un giardino come il nostro, estirpando le nostre piante senza aver preparato il loro terreno, eppure basterebbe togliere le erbacce che soffocano quelle meravigliose piante che crescono stentate, tentiamo di farlo comprendere, eppure non vogliono.
Allora, ricordiamo sempre che se volessimo aiutare non dobbiamo estirpare le nostre piante, curate con amore, per trapiantarle, possiamo solo dare dei semi.
Poi è compito di chi li riceve curarli e farli crescere.
Dobbiamo rispettare la scelta di chi, malgrado tutto, continui a non curare il proprio giardino, ma è necessario, quando ci accorgiamo che non rispetta il nostro, difenderlo e non farlo calpestare.
Solo in questo modo si è capaci di avere rispetto per se stessi. 

 Poetyca


Parole che mi hanno fatto riflettere che mi piace condividere, che forse potrebbero aiutare a migliorarci.

mercoledì 17 ottobre 2012

Il record del volo: «Un sogno fin da bambino»

In un disegno fatto a 5 anni, Felix Baumgartner immaginava già di lanciarsi con il paracadute 

 «Bisogna salire davvero in alto per rendersi conto di quanto siamo piccoli», aveva commentato a caldo Felix Baumgartner, dopo il lancio da 39mila metri di altezza. Lui che, da piccolo, sognava di andare in alto. Molto in alto. Sulle cime degli alberi, ma anche più su. Tanto in alto, nel cielo, da aver bisogno di un paracadute per tornare tra le braccia della mamma. Pronta ad accoglierlo con un sorriso e una bibita in mano. 

 IL DISEGNO - I disegni dei bambini parlano. Esprimono quel che sentono, le loro aspettative, i desideri, le paure, dicono gli psicologi. Quello dell'eroe austriaco del volo suborbitale, diligentemente custodito dalla madre per tanti anni, è in questo senso particolarmente rivelatore. All'età di cinque anni, il piccolo Felix ha allungato alla mamma una delle sue opere grafiche, raffigurante se stesso - steso in orizzontale - sotto l'ombrello di un grosso paracadute, con un enorme sole sorridente ad assistere all'impresa e la famiglia a terra, ad aspettarlo. Dodici anni dopo, all'epoca del suo primo, vero lancio, la madre restituisce a Felix quel disegno premonitore, sotto al quale c'è scritto: «Ho fatto un sogno... eccolo». Sulla pagina Facebook in cui ha pubblicato il disegno, Baumgartner ha commentato: «È interessante vedere dove possono portarti i tuoi desideri se rimani focalizzato e non molli mai, anche quando ti sembra dura».

LA FORZA DEI SOGNI - Non c'è bisogno di scomodare uno psicologo per dare conto della forza dei sogni di un bambino. In questo caso bastano i commenti degli amici: «Quando giocavamo, Felix chiedeva di essere lanciato in aria, si arrampicava in continuazione sugli alberi», raccontano. Salire, un ossessione. Scalare tronchi, perdersi tra le fronde: questo avrebbe acceso la passione di Felix per le altezze vertignose, secondo il suo istruttore di paracadute, il salisburghese Roland Rettenbacher. «Era sempre in cima a un albero. Lassù lo vedevi davvero felice», ha raccontato in un'intervista al Daily Telegraph. «Ma avrebbe anche potuto diventare uno stuntman: gli è sempre piaciuto mettersi in situazioni di pericolo».


 I RECORD - Alla fine il paracadutista austriaco di record è riuscito a totalizzarne tre: primo uomo ad aver superato la barriera del suono, l'uomo che si è lanciato da più in alto nel mondo e che ha raggiunto la massima altezza finora toccata a bordo di un pallone.
Ha dedicato sette anni della sua vita a quest'impresa, dicono gli scienziati che lo hanno seguito passo dopo passo. «Molti di più, tutta la vita», assicura lui, sfoderando quel disegno premonitore.

lunedì 15 ottobre 2012

Felix Baumgartner's supersonic freefall from 128k' - Mission Highlights


Stiamo lavorando a una nuova pubblicazione

Ci stiamo lavorando sodo perchè i giorni passano e le attività incalzano.
I nostri bambini sono impegnati ad imparare, produrre, inventare una nuova pubblicazione per il loro blog. Io mi limito ad avvisarvi: "Siate vigili, non vi scordate di sbirciare ogni tanto sul loro blog perchè da un momento all'altro, potreste trovare una nuova pubblicazione!"
Un post fatto di PAROLE, parole per incominciare una nuova avventura, ma non voglio anticipare altro!
Mi piace l'effetto sorpresa, in questo senso sono un po' bambina anch'io e meno male, altrimenti ci andrei stretta in questo lavoro!


Ottobre
TUTTI IN SCENA
PAROLE PER PARTIRE

lunedì 8 ottobre 2012

WAW, non credevo ai miei occhi

Ero un po' assonnata stamattina quando lo sguardo è caduto sulle finestre a dx del blog e ho notato qualcosa di strano, piacevolmente strano!
Avevo un nuovo lettore! che sorpresa, che gioia, perchè io lo so che ho i miei amici che mi seguono con affetto, con curiosità, ma non riesco ancora a dar loro un volto! Scoprire che è la mamma di una piccola alunna della classe, mi ha riempito di immensa gioia. Dai che riusciamo a sfondare il muro dell'anonimato, forse riusciamo a far emergere quello che ogni maestro vorrebbe: un dialogo aperto, rispettoso, all'altezza delle aspettative di chi come me desidera che i genitori facciano la loro parte, si integrino nel progetto che la scuola realizza.
Questi splendidi bambini che ci affidate sono una cosa sola con la famiglia e con la scuola, sono fondamentalmente fragili e con voi e noi devono irrobustirsi, fino al punto da camminare da soli, autonomamente, seguendo i loro sogni e aspirazioni!

 W le mamme tecnologiche!

venerdì 5 ottobre 2012

Rusticone Leccese

Dopo una giornata uff! faticosa, mi merito una fetta di rusticone leccese e siccome mi voglio togliere dal benetto computer, allora me lo faccio, ma vi passo la ricetta che ho trovato sul blog di "dolci di casa marta", invitante, ho già l'acquolina in bocca.

Ecco la ricetta
Ingredienti:

2 dischi di pasta sfoglia, 1 barattolo di pelati, 125g di mozzarella,500g di besciamella.

per la besciamella: 500g di latte, 50g di farina, 50g di burro, sale, pepe e noce moscata

Preparazione:
preparate la besciamella: in un pentolino unite farina, latte e burro e mescolando portate a bollore, unite sale, pepe e noce moscata, quando il pentolino è ancora sul gas unite la mozzarella a dadini nella besciamella e mescolate fino a quando non si scioglie completamente.
A questo punto stendete il primo disco di sfoglia e rivestite una teglia tonda, inclusi i bordi. versate la besciamella e il pomodoro condito con un pò di sale e olio. Coprite con il secondo disco di sfoglia, rivoltate i bordi del primo disco verso l'interno, spennellate la superfice con un uovo sbattuto. Infornate a 180° per circa 40min o fino a livello di doratura desiderata.

consiglio:. Va consumato molto caldo per apprezzarne al meglio il gusto e il filare della mozzarella

e buon Rusticone a tutti!

Filastrocca del maestro

 http://spaziperbambini.blogspot.it/


Una filastrocca semplice, perchè semplici sono le domande dei bambini! 
Profonda, perchè loro non sanno quanto sono profonde le loro domande, che mette a confronto la curiosità insaziabile dei bambini e il "sapere" del maestro. Ma qui viene fuori la grandezza dell'autore che insegna senza tante parole e fa riflettere perchè nessuno possiede la conoscenza assoluta, perchè il sapere è infinito come infinite sono le domande di un bambino e si scorge il maestro che cammina accanto ai suoi allievi, mai davanti, mai da solo!

giovedì 4 ottobre 2012

Lettera al maestro di scuola

Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ desidero che sia trattato con delicatezza.
È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà Fede, Amore e Coraggio. Quindi, maestro caro, la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrà conoscere.
Gli trasferisca l’insegnamento, ma con dolcezza, se può. Gli insegni che, per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che, per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto, c’è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati valgono molto di più di un dollaro trovato; a scuola, o maestro, è di gran lunga più onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure.
Gli faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i più facili da vincere. Lo conduca lontano, se può, dall’invidia, e gli insegni il segreto della pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a comprendere che non c’è vergogna nel pianto e che può esserci grandezza nell’insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei cinici.
Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di riflettere sull’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non seguire la folla quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a filtrare quello che ascolta con lo schermo della verità e a prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull’anima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda che cosa può fare.
È un bimbetto così grazioso, ed è mio figlio.
 Abraham Lincoln
 
 

mercoledì 3 ottobre 2012

L'autismo visto da un amico immaginario



Autismo: un romanzo, un video, vari suggerimenti per piccoli e grandi e la riprova che le brave maestre fanno sempre la differenza!


Durante l'università a Scienze della Formazione ho studiato piuttosto approfonditamente l'autismo. Inoltre, in quel periodo, facevo volontariato per una "Scuola per bambini speciali" (chiusa poco dopo) in cui c'erano alcuni bambini autistici e, forse per questo motivo, le letture dell'esame furono ancora più interessanti.
Ancora oggi continuo a informarmi sull'argomento cercando di leggere i saggi che escono, ma anche i romanzi, gli albi illustrati e guardando film, video, documentari ecc.
Oggi sul mio comodino c'è L'Amico immaginario di Mattew Dicks (vedete la copertina qui accanto).
Mi piace l'idea di fondo: raccontare una storia di Max, un bambino autistico, attraverso gli occhi del suo amico immaginario, Budo.
Max e Budo vivono insieme e quest'ultimo ci racconta la vita a scuola, le maestre che gli piacciono e quelle che non gli piacciono, i compagni, le manie, le difficoltà in classe durante i lavori di gruppo, la vita a casa con i genitori, la mamma che consulta mille specialisti, il babbo che si convince di avere un figlio "normale". Sino al giorno in cui Budo vede Max salire (e sparire) nell'auto della sua insegnante di sostegno.
Non voglio raccontarvi l'intero libro, ma è bello che il personaggio più positivo dell'intero libro sia la signora Gosk, la maestra, quella un po' severa, che legge ogni giorno un pezzo di libro. Ho trovato molto carina la descrizione del momento della lettura ad alta voce in classe:

Oggi non voglio muovermi dall’aula perché la signora Gosk sta leggendo ad alta voce La fabbrica di cioccolato e io adoro sentirla leggere. Ha una vocina sottile che sembra un sussurro, e perciò tutti i bambini devono stare attentissimi e in silenzio assoluto per riuscire a sentirla, il che per Max è la situazione ideale. I rumori lo distraggono. Per esempio, se Joey Miller tamburella con la matita sul banco, o Danielle Ganner batte i piedi sul pavimento come fa sempre, Max non riesce più a sentire altro che la matita o i piedi di Danielle. Non riesce a ignorare i rumori come fanno le altre persone. Ma quando la Gosk legge ad alta voce, tutti stanno muti come pesci. La maestra sceglie sempre i libri più belli e racconta storie fantastiche tratte dalla sua vita e legate al libro.

martedì 2 ottobre 2012

Angeli Custodi

Quella manina che accarezza quel volto senza tempo
Ecco la potenza della vita che si intravede in un gesto semplice, ecco riaffiorare il sorriso sul viso stanco

Fiocco rosazzurro

http://www.welfarecremona.it/imm/fioccorosaazzurro.JPG




E' nato ieri sera tardi, ma stamattina è stato ufficializzato a dirigente, colleghe, amici, genitori. 
Era da un poco di tempo che girava nella mente quest'"idea", volevamo creare, insieme a Mariarosaria, la mia collega, uno spazio dove poter pubblicare e socializzare la vita di ogni giorno a scuola, e quale occasione migliore se non la giornata del 2 ottobre dedicata ai nonni?
Perciò abbiamo raccolto un po' di disegni, qualche poesia, delle gif animate fatte dai bambini e le abbiamo ordinate in una breve sequenza, che abbiamo pubblicato sperando di fare cosa gradita ai nonni.
Il nostro blog si chiama "ENTRATE E SCOPRITE IL NOSTRO MONDO siamo felici di presentarvelo!