lunedì 24 settembre 2012

Valenze didattiche e formative della musica d'insieme nella scuola

Del resto lei sosteneva vi fosse una correlazione
tra una classe e un'orchestra.
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare.
La cosa difficile da fare è conoscere bene i nostri musicisti
e trovare l'armonia.
Una buona classe, non è un reggimento che marcia al passo,
 un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin,
o lo scacciapensieri che fa solo bloing bloing,
la cosa importante e che lo facciano al momento giusto
il meglio possibile, 
che diventino un ottimo triangolo, 
un impeccabile scacciapensieri
e che siano fieri della qualità che il loro contributo
conferisce all'insieme.
Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti,
alla fine il piccolo triangolo conoscerà la musica,
forse non in maniera brillante come il primo violino,
ma conoscerà la stessa musica."
Fece una smorfia fatalista:
"Il problema è che vogliono farci credere
che nel mondo contino solo i primi violini".


tratto da Diario di scuola di  Daniel Pennac
(Feltrinelli, 2007)

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