martedì 27 marzo 2012

«Ospitare un bambino dell'Est? Noi lo abbiamo fatto, ne vale la pena»

«Ospitare un bimbo dell’Est? Noi l’abbiamo fatto Ecco perché ne vale la pena». Quali possono essere le prime parole nella nostra lingua di una bambina rumena appena arrivata in Italia? «Ho fame», «ho sonno», «non voglio»?
Al suo terzo giorno a Milano Codruta, otto anni, ha spiazzato tutti: salendo in auto si è rivolta alla «mamma» italiana dicendole «Mettiti la cintura». Sorride Paola Baldacci raccontando, a distanza di un anno, l’episodio. Poi seriamente aggiunge: «Glielo ripetevo perché vedevo che lei non era abituata a farlo, ma è incredibile che un comando sia stata la prima espressione imparata».
I BAMBINIDELL'EST - Codruta vive in Romania, a Sighet, cittadina delle Alpi Transilvane, luogo natale del premio Nobel per la Pace Elie Wiesel. Vive in un orfanotrofio da quando aveva un anno. L’associazione Sos Bambini, di cui la signora Baldacci fa parte, segue da diversi anni l’istituto, che ospita settanta bambini, con progetti di aiuto a distanza. L’estate scorsa hanno deciso di fare un passo in avanti, ospitando alcuni bambini per un mese. Esperienza bellissima, che ripetono questo anno. Con più bambini e per un periodo più lungo. «Li ospiteremo a luglio e agosto», spiega. «Stiamo ancora cercando nuove famiglie disponibili ad aprire la porta di casa». Bambini dell’Est in Italia in estate.
CHERNOBYL - E’ iniziato ....http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_25/bambini-est-citta-bene-2003824812782.shtml

Marta Ghezzi

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