Che emozione quando Rossano mi ha portata sull'Aventino, non aveva accennato nulla e io lo avevo seguita fiduciosa, mentre lui sorrideva all'idea. Era curioso, voleva vedere l'espressione della mamma impreparata a guardare da un buco, relativamente piccolo: "Il Buco della serratura di un importante portone-cancello d'ingresso. Ed io avevo appoggiato l'occhio lì dove tanti prima di me avevano goduto dello spettacolo inimmaginato. Nulla, cielo e stagliato nel celeste di una giornata limpida, il cupolone, la basilica di S.Pietro come nell'obbiettivo della più potente camera fotografica. Stupore, gioia, sorpresa, non so ancora quante altre sensazioni ho provato, mentre non riuscivo a togliere lo sguardo incurante di chi fosse con noi, fino a che non sono sopraggiunte una, due, tre macchine tutte nere, grandi, importanti sembravano auto blindate dai finestrini neri, a gran velocità, facendomi distogliere lo sguardo un poco impaurita. E dagli sportelli aperti un numero di persone anche vestite di nero, sembrava una scorta in tutta regola perchè per ultimo, un uomo, una donna, due bambini. Avevano tutti la stessa faccia, ma loro no, forse un ambasciatore, o un principe, o un imprenditore miliardario in vacanza a Roma con la famiglia dalla lontana Cina anche loro ad inchinarsi davanti a quella serratura!
Poi Rossano mi disse: "Sai mamma, lì dentro c'è la sede dei Cavalieri di Malta e io vorrei far parte dell'ordine" Io di caste non ci ho mai capito niente, troppo in alto per i miei gusti, ma sapevo che bisogna essere o pieni di soldi, o nobili, allora ho risposto banalmente come spesso si fa quando si sbriciolano i sogni dei figli. Ma a distanza di 2 anni Rossano quel cancello lo ha varcato, in quella sede c'è entrato, non dal buco della serratura, ma dall'ingresso principale godendo dello spettacolo a pieno. Forse vi starete chiedendo: "Avrà fatto tanti soldi nel frattempo quel ragazzo? (perchè nobili si nasce!)
Risposta sbagliata: possiamo dire che dal buco c'è entrato veramente perchè ha iniziato a fare volontariato come giovane nell'associazione, poi ogni anno dal 1 al 5 maggio ha accompagnato gli ammalati a Lourdes con principi, principesse ecc.ecc. e il suo obiettivo diciamo lo ha raggiunto! Beato lui che non si arrende neppure davanti alla nobiltà e ha trovato la chiave giusta per aprire quel portone!
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Non posso che sorridere immaginando la scena!
RispondiEliminaBravo Rossano. Chi la dura la vince!