lunedì 3 dicembre 2012

Bambini e alimentazione: quali sono gli errori più frequenti?


Bambini a tavola

I fattori che possono influenzare le scelte alimentari del bambino sono molteplici e comprendono: il tipo di offerta di cibo, la disponibilità e la varietà degli alimenti, la presentazione degli alimenti e il contesto in cui li si consuma, le abitudini familiari, l’educazione scolastica e i messaggi pubblicitari. Di conseguenza, non è raro che il bambino e la sua famiglia commettano degli errori alimentari che possono condizionare la salute a lungo a termine.

Tra gli errori alimentari più diffusi nell’alimentazione dei bambini sono da annoverare: eccessivo introito calorico (e soprattutto eccessivo introito di proteine), dieta monotona, mancanza di assunzione della colazione, eccessivo consumo di snack ad elevato tenore calorico e nutrizionalmente poveri.
Sicuramente l’educazione alimentare impartita dai genitori riveste un ruolo fondamentale per la prevenzione dell’instaurarsi di cattive abitudini alimentari.
La famiglia rappresenta infatti l’esempio con cui i bambini sono quotidianamente a contatto. Sane abitudini alimentari per tutta la famiglia permettono al bambino di imparare ad alimentarsi adeguatamente. I genitori sono responsabili della scelta e della varietà degli alimenti da proporre quotidianamente ai loro figli: è importante proporre un’alimentazione che rispetti l’adeguata ripartizione tra macronutrienti, che sia il più possibile varia, in modo che il bambino abbia la possibilità di scegliere ciò che più gli piace.
È la famiglia che deve insegnare al bambino che alimenti ipercalorici, eccessivamente zuccherati e nutrizionalmente inadeguati non devono rappresentare abitudini alimentari ma delle saltuarie eccezioni, limitate a poche occasioni. È importante però che l’insegnamento delle corrette abitudini alimentari non si realizzi tramite imposizioni, rimproveri, proibizioni o castighi che possono essere controproducenti e che non insegnano al bambino a fare delle scelte alimentari sane e consapevoli.
È inoltre importante cercare di consumare i pasti tutti insieme in famiglia, in modo che rappresentino non solo il momento dell’alimentazione in senso stretto ma anche occasioni di aggregazione e, ancora, di educazione alimentare. Infine, l’abitudine, ormai troppo diffusa anche tra i bambini, di non consumare la prima colazione, deve essere fortemente scoraggiata.
La prima colazione è un pasto fondamentale: interrompe il lungo periodo di digiuno notturno e fornisce quella quota calorica indispensabile per affrontare gli impegni della mattinata (per esempio per mantenere un adeguato livello di attenzione durante l’attività scolastica) e contrastare il consumo di snack ipercalorici in occasione dello spuntino mattutino.

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