L'americana Besse Cooper era del 1896. La sua «erede» è Dina Manfredini, nata l'anno dopo in Emilia sotto Umberto I
Quando le avevano chiesto il segreto della sua longevità, Besse Cooper non aveva avuto dubbi: «Mi faccio i fatti miei e non mangio cibo spazzatura». Era nata a Sullivan County, nel Tennessee, il lontano 26 agosto 1896. Quell'anno il repubblicano William McKinley venne eletto presidente degli Stati Uniti d'America, in Italia uscì la prima copia della Gazzetta dello Sport e, in Grecia, Spiridon Louis vinse la maratona della I Olimpiade.
LA DONNA CHE VISSE TRE SECOLI - Dopo una vita che ha attraversato tre secoli, martedì, all'età di 116 anni e 100 giorni, Besse è morta a Monroe, in Georgia. «Si è alzata, ha fatto colazione e si è fatta sistemare i capelli», ha detto il figlio Sidney. «Sembrava proprio pronta per andare». Besse aveva quattro figli, dodici nipoti e svariati pronipoti. Ex insegnante, vedova dal 1963, aveva vissuto da sola fino al 2001 quando, a 105 anni, decise di trasferirsi in una casa di riposo, forse aspettandosi di morire di lì a poco. Con i suoi 116 anni entra nella lista delle 100 persone più longeve del pianeta, collocandosi all'8º posto assoluto.ITALOAMERICANA LA PIU' VECCHIA - Con la scomparsa di Besse il primato di persona più vecchia del mondo (vivente) passa ora all'italoamericana Dina Manfredini. Ha 115 anni e vive a Johnston, nello Iowa, ma è nata in Italia, nella frazione di Sant’Andrea Pelago di Pievepelago, in provincia di Modena, il 4 aprile 1897. Poche settimane dopo Marconi avrebbe depositato presso l'Ufficio Brevetti di Londra una domanda per un sistema di telegrafia senza fili, Oscar Wilde sarebbe presto uscito di galera e di lì a poco un gruppo di studenti liceali torinesi avrebbe fondato la Juventus. Un'altra vita vissuta a cavallo di tre secoli, ma anche di due continenti. Di primato Dina ne ha anche un altro: è una delle ultime quattro persone nate in Italia sotto il regno di Umberto I e una delle ultime 17 persone ad essere nata nel XIX secolo. E dell’Italia chissà cosa ricorda: aveva appena 23 anni quando lasciò per sempre il nostro Paese per trasferirsi con il marito Riccardo negli Stati Uniti, a Des Moines, nello Iowa. Una vita fa. Oggi ha tre figli, sette nipoti, sette pronipoti e dodici bisnipoti e, pare, gode di ottima salute. Dopo una vita dedicata completamente alla famiglia e alla casa, della quale continuò ad occuparsi fino a 90 anni, oggi vive in una casa di riposo. «E' una delle persone più straordinarie che io conosca», dice il parroco della zona Tom DeCarlo. «Non sente più tanto bene, ma, insieme, parliamo ancora italiano».
L'addio
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