giovedì 6 dicembre 2012

Cosa chiedono i bambini a Babbo Natale

Mandateci via mail, fax o con la posta tradizionale sogni e desideri dei vostri figli: esperti li studieranno

 «Caro direttore, ho otto anni. Alcuni miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà dice: se sta scritto sul giornale è vero. Ti prego, dimmi la verità: Babbo Natale esiste?». Era il 21 settembre 1897. La piccola Virginia O'Hanlon scrisse questa lettera al New York Sun , importante quotidiano del tempo, di orientamento conservatore. Uno dei direttori, Francis Pharcellus Church, ex corrispondente di guerra, le diede una risposta che in sintesi diceva così: «Cara Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Credono che niente possa esistere, contagiati dallo scetticismo generale. Invece Babbo Natale esiste. Così come esistono l'amore, la generosità e la devozione... Non crederci è come non credere alle fate che ballano sui prati la notte, anche se non le vediamo. Come sarebbe triste il mondo senza Babbo Natale». Ancora oggi resta l'editoriale (noto come «Yes, Virginia») più riprodotto della storia dei giornali anglosassoni.

IL MONDO DEI PICCOLI - Ecco, noi da oggi proponiamo a tutti i bambini di fare qualcosa di simile. Non scrivendo al giornale, ma direttamente a Babbo Natale. Perché crediamo che in un momento in cui si avverte il peso di una realtà sempre più complicata e difficile da vivere, sia giusto dare loro la possibilità di coltivare con leggerezza i propri sogni e disegnare il «loro» mondo. Descritto in libertà a una figura che raccoglie in sé tutto: poesia, tradizione, infanzia, magia e futuro. Nella speranza che la modernità non abbia cancellato «The Big Man». D'altronde, Carole Slotterback, docente di psicologia all'Università della Pennsylvania, che ha analizzato 1.235 lettere a Santa Claus, scritte tra il 1998 e il 2003, ha scoperto che quasi nessun bambino vuole fare a meno di Babbo Natale. «Sapere che non esisteva - ha raccontato Claire, oggi 15 anni - mi ha reso per sempre più triste».
VIA MAIL, FAX, POSTA - È per questo che il Corriere della Sera ha deciso di avviare l'iniziativa «Caro Babbo Natale», e invitare tutti i bambini a mandare al nostro giornale le loro letterine. Potranno essere scritte a mano e fatte arrivare via mail all'indirizzo carobabbonatale@corriere.it o via fax al numero 02.29009705. Infine, chi preferirà, potrà spedirle nel modo classico, utilizzando la posta, all'indirizzo: «Caro Babbo Natale», Segreteria di direzione, via Solferino 28, 20121, Milano.
Come fare: clicca qui per le istruzioni e per scaricare il pdf della liberatoria
LO STUDIO SULLE LETTERE - Tutte le lettere saranno poi analizzate e studiate dalla «Expert System», società specializzata nell'analisi semantica del linguaggio e dei sistemi di comunicazione. L'obiettivo è quello di avere, alla fine, un quadro di quelli che sono i sogni, le attese e i punti di riferimento dei bambini di oggi. Il «loro» mondo, appunto. Che è fatto di paure, obiettivi, e anche cose semplice, come gli immancabili regali.
Il pdf della liberatoria: scarica e stampa
 SOGNI E DESIDERI - Sarebbe bello che i genitori li lasciassero però liberi di esprimersi senza condizionamenti: lettere sincere, dunque, scritte al «loro» uomo del Polo Nord, senza inibizioni. Lettere che raccontano i desideri più profondi, ma anche quelli più banali, le antipatie e le preferenze, le giornate quotidiane e l'idea di futuro. Solo se saranno liberi di esprimersi alla fine si otterrà uno spaccato reale di questi bambini. «Caro Babbo Natale» andrà avanti fino al 27 dicembre. Su Corriere.it saranno pubblicate tutte le lettere ricevute e sarà allestita anche una photogallery. Sul giornale, invece, al termine saranno pubblicati i risultati dello studio condotto dalla «Expert System», accompagnato dalle lettere più belle e, per chi lo vorrà, dalle foto dei bambini che le hanno scritte. Ma per tre di loro, poi, il Corriere riserva una sorpresa finale, che sarà svelata solo al termine dell'iniziativa. Sempre che non si sia così fortunati come i tre figli dello scrittore J.R.R Tolkien: ogni Natale, accanto ai regali ricevuti, trovavano anche una lettera di Babbo Natale, in buste spolverate di neve e affrancate con i timbri del Polo. Gliele scriveva il papà. Ma questo, Michael, Christopher e Priscilla l'hanno scoperto solo da grandi. Dopo tanti, tantissimi, Natali felici.
@angelafrenda





2 commenti:

  1. Dobbiamo metterci al lavoro, allora.
    Che tempi ci date?

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  2. Un po' di tempo ci vuole visto la grande fatica che i nostri piccoli fanno ogni volta che devono scrivere qualcosa, con i disegni va molto meglio. Diciamo che dobbiamo consegnarli in tempo utile che la povera maestra letizia possa poi pubblicarli tutti. Un bacio e grazie per la tempestività

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