Uno studio del portale Mutui.it segnala come il 4% delle domande sia legato non ad acquisti o ristrutturazioni, ma alla pura e semplice necessità di contanti per i bisogni familiari
(Proto)
MILANO - Decidere di ipotecare la casa, per poter tirare avanti.
Un passo che finora le famiglie italiane avevano evitato, ma che in
tempi di crisi sta diventando sempre più (relativamente) frequente. A
darne ulteriore conferma è una ricerca del portale Mutui.It,
che ha esaminato oltre 25.000 preventivi di mutuo compilati sul sito
negli ultimi mesi, scoprendo che il 4% delle domande riguarda la
richiesta di mutuo liquidità. Un dato quello di Mutui.it che trova
conferma anche in una precedente ricerca di un altro portale Mutuionline.it
che sottolinea come ci sia stato un incremento di questo tipo di
richieste dal 3% al 4,1% nell'ultimo anno. Un dato preoccupante perché è
stato anche a causa di richieste di questo tipo che è partita la crisi
generata dai subprime americani.
LA NATURA DEL MUTUO - Si tratta
di una tipologia di finanziamento che permette di disporre di un
capitale elevato (almeno 50.000 euro) senza doverne giustificare
l'impiego. Le motivazioni di base del richiedente sono diverse:
interessa chi deve affrontare spese non previste, chi vuole aiutare i
figli a comprare casa o a studiare e chi ha bisogno di una grossa somma,
ma vuole evitare i tassi d'interesse (più elevati) dei prestiti
personali. Anche se, occorre precisarlo, i mutui di questo tipo sono
sottoposti a garanzie più rigide rispetto a quelli tradizionali:
mancanza di precedenti ipoteche, tassi di interesse più elevati e un
rapporto valore dell'immobile mutuo erogato che di solito non supera il
50% (anche se in alcuni, rari casi, relativi a lavoratori dipendenti si
può arrivare al 70%). FINANZIAMENTO - Nello specifico, secondo lo studio di Mutui.it, la richiesta media per questo tipo di finanziamento è di 116.000 euro, pari al 48% del valore dell'immobile che si intende ipotecare. In media, gli utenti dichiarano di voler rimborsare la cifra in 20 anni, mentre il tasso variabile appare più gettonato del tasso fisso: le richieste di mutuo variabile sono il 45% del totale, contro il 40% dei mutui a tasso fisso. L'età media al momento della richiesta è di 40 anni. In merito alla distribuzione territoriale delle richieste di mutuo liquidità si rileva una generale uniformità di comportamento tra i cittadini italiani; a variare, piuttosto, sono gli importi, che in alcune regioni superano anche di molto la media nazionale: prime in classifica, a pari merito, sono la Toscana e il Lazio, con 126.000 euro richiesti; seguono Veneto e Liguria, entrambe con 122.000 euro richiesti. Gli importi minori li troviamo, invece, in Calabria e Molise (95.000 euro di media).
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