lunedì 21 maggio 2012

Ragni e ragnetti

Filastrocca del ragno acquaiolo
che fa la tela e gli piace star solo
che in riva al fiume ricama ricama
e intanto ascolta cantare la rana
che quando spunta la luna e c’è vento
va in altalena su un filo d’argento.
Sono arrivata a scuola stamattina con il mio bel lavoro preparato per il laboratorio del giorno, ma Samuele mi fa osservare che sull'albero Carletto vestito con i colori della primavera, ha fatto la sua casa un ragnetto.
Chi lavora nella scuola sa che in un momento la magia della staticità e dell'attenzione svanisce e prima di accorgermene, sono tutti intorno a Carletto alla ricerca del ragno da scoprire.
Perchè mortificare tanto interesse, perchè non assecondare la loro voglia di sapere, di scoprire?
Ho già dimenticato quello che avevo preparato, le sedie si sono mosse insieme ai bambini e il centro della nostra discussione si sposta di 180°.
Nascono le domande, affiorano conoscenze, ognuno vuole dire la sua, raccontare quello che sa, dove ha visto un ragno, "io ne ho uno in cameretta", dice Emma, poi ci chiediamo come fa a costruire la sua casa e perchè ci sono dei moscerini intrappolati?

Le ipotesi sono state tante, svariate, fantasiose, poi abbiamo dato un ordine logico e cronologico alle loro affermazioni e con foglio e matita, hanno disegnato la loro ragnatela abitata dal loro ragno. Spettacolare! tutti hanno tracciato linee che si sono intersecate, partendo dal centro, seguendo un ordine personale, ma simile all'esempio che avevo fatto sulla lavagna. Nessun bambino ha voluto però intrappolare nessun insetto, perchè è triste, ha detto Elena, essere prigionieri e venire mangiati (lei è stata l'unica a non avvicinarsi mantenendosi a debita distanza).

Ed io? Sono stata soddisfatta della piega che ha preso l'attività di oggi, non mi sono chiesta se nel lavoratorio logico / matematico avevo incastrato bene questo argomento spontaneo anche se penso che un insegnante attento deve prevedere che le cose possono andare diversamente da come erano state preventivate, l'importante è non lasciarsi sfuggire nessuna occasione di crescita individuale e collettiva dei suoi alunni.


e per domani? Ho promesso di portare delle foto da Google per poter meglio confrontare la ragnatela disegnata con quella vera. e tanto filo che ci servirà per costruire la nostra ragnatela.
La costruiremo passando tra i tavolini, le sedioline, il tavolo della maestra, qualche arredo dell'aula e giocheremo a percorrerla senza rimanere intrappolati.
Cosa ne penseranno i bambini?
Sarà un gioco divertente e stimolante?

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