di Gianni Rodari
Uno scolaro faceva le divisioni:
- Il tre nel tredici sta quattro volte con l'avanzo di uno. Scrivo
quattro al quoto. Tre per quattro dodici, al tredici uno. Abbasso il nove...
- Ah, no, - gridò a questo punto il nove.
- Come? - domandò lo scolaro.
- Tu ce l'hai con me: perché hai gridato "abbasso il nove"?
Che cosa ti ho fatto di male? Sono forse un nemico pubblico?
- Ma io...
- Ah, lo immagino bene, avrai la scusa pronta. Ma a me non mi va giù
lo stesso. Grida "abbasso il brodo di dadi", "abbasso lo sceriffo", e magari
anche "abbasso l'aria fritta", ma perché proprio "abbasso il nove"?
- Scusi, ma veramente...
- Non interrompere, è cattiva educazione. Sono una semplice
cifra, e qualsiasi numero di due cifre mi può mangiare il risotto
in testa, ma anch'io ho la mia dignità e voglio essere rispettato.
Prima di tutto dai bambini che hanno ancora il moccio al naso. Insomma,
abbasso il tuo naso, abbasso gli avvolgibili, ma lasciami stare.
Confuso e intimidito, lo scolaro non abbassò il nove, sbagliò
la divisione e si prese un brutto voto. Eh, qualche volta non è
proprio il caso di essere troppo delicati.
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