Siamo nati per ridere e lo dimostra il fatto che quando qualcuno racconta una barzelletta o ci fa il solletico, la risata sorge spontanea e istintiva. Per contro, piangere quando siamo tristi, al pari di ogni altra «vocalizzazione emotiva», è qualcosa che impariamo a fare.
Non tragga in inganno il pianto del bimbo alla nascita: in quel caso, è solo una reazione provocata dallo choc o per cercare ossigeno e non certo per via della tristezza. A queste conclusioni è giunto uno studio, pubblicato sulla rivista New Scientist e condotto da un’equipe di ricercatori olandesi. Per confermare la validità delle loro asserzioni, gli scienziati hanno chiesto a 16 volontari, la metà dei quali sorda dalla nascita, di emettere dei suoni per indicare emozioni quali tristezza, rabbia, terrore, sollievo e allegria, senza usare le parole. Queste interpretazioni sono state poi riproposte ad altri 25 volontari senza alcun problema di udito, che dovevano dare quindi un nome a ciascuna emozione che avevano sentito.
Il resto della ricerca pone qualche dubbio, però poter immaginare che sia realmente così… mi riempie di gioia ))
Allora non è poi vero che “siamo nati per soffrire”?!
Rossellagrenci
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