«Invito a cena con turista»L'idea spopola su Facebook
Iniziativa di tre leccesi, si contano già 1100 adesioni
L'associazione si chiama:«Aggiungi un posto a tavola»
Prodotti tipici
LECCE - «Aggiungi un turista a tavola»: da segnare in agenda, perché diventerà il refrain dell’estate salentina, ma non solo, perché il servizio sarà disponibile tutto l’anno. L’idea è di tre giovani leccesi - Francesca De Paolis, e i fratelli Francesco e Carlo Perrone - che appena due settimane fa hanno fondato l’omonima associazione. Ed è già un grande successo: in pochi giorni il solo gruppo di Facebook, mezzo primario con il quale i ragazzi hanno divulgato l’idea, raggruppa già oltre 1100 iscritti.
IL PROGETTO - Un nutrito gruppo di fan già pronto a prendere parte al progetto: chi diventerà socio sostenitore di «Aggiungi un posto a tavola » (con una quota annuale di 50 euro) potrà accogliere a casa propria per pranzo o cena i turisti che da tutto il mondo arrivano nel Salento in cambio di una quota a piacere che l’ospite (che si associa gratuitamente) potrà versare a fine pasto. Un circuito di turismo alternativo che fa leva sul più grande patrimonio della nostra zona - l’accoglienza - di cui potrà approfittare anche la gente del posto per un incontro a cena davvero speciale. E proprio per far sì che l’esperimento riesca al meglio i fondatori si prenderanno cura del fatto che ogni casa sia idonea ad ospitare.
GLI IDEATORI - «Innanzitutto bisogna che sia ubicata nei centri turistici o nelle immediate vicinanze - spiega Francesco Perrone - inoltre che ci sia uno spazio adeguato, e poi che le signore cuoche (o i signori, dato che ha già aderito qualche maschio salentino doc, ndr) siano in grado davvero di preparare i piatti tipici: a partire dalla scelta degli ingredienti, fino alla preparazione delle pietanze della tradizione come la pasta fatta "a casa" o il sugo di pomodoro ad esempio». E una volta che il sistema sarà avviato, ogni abitazione ospitante sarà riconoscibile con uno stendardo all’ingresso e catalogata con delle stellette che indicheranno, oltre alla bontà della cucina, la sua vera tipicità: una stelletta se c’è l’orto ad esempio, due se la preparazione viene fatta nelle pentola di terracotta della nonna, tre se c’è anche l’aia. Perché lo scopo è proprio mettere in contatto il turista con le tradizioni più vere delle case salentine, stimolando dialogo e conoscenza reciproca. «L’esperimento - continua Francesca De Paolis - mira ad andare ben oltre l’assaggio dei nostri piatti». Perché il turista potrà assaporare i profumi, i colori, il dialetto, le usanze delle famiglie del posto. «Il nostro obiettivo - ha continuato Francesco Perrone - è offrire un’alternativa turistica davvero sincera, autentica e soprattutto accessibile a chiunque, senza speculare».
LE TRATTORIE TIPICHE - Costume, in effetti, abbastanza diffuso negli ultimi tempi, specie dalle tante trattorie «tipiche» che con l’andar del tempo diventano sempre più care. Senza contare, poi, che la formula dell’offerta libera consentirà alle mamme casalinghe di avere anche una piccola ma appagante fonte di reddito personale. A incentivare lo scambio ci penseranno proprio i ragazzi dell’associazione, che per allargare la cerchia di associati hanno già attivato le Pro Loco, e per farsi notare dai turisti diffonderanno l’iniziativa su internet, e saranno proprio loro a mettersi disposizione con i visitatori che giorno per giorno potranno contattarli per informarsi sulla possibilità di essere ospitati in una delle località à la page salentine. Altro che guida turistica
Sono curioso di conoscere la lista con le località e le famiglie (le massaie) che "offrono" questo servizio.
RispondiEliminaScherzi a parte, mi pare una bella idea che per mette a quello stile innato del salentino, popolo accogliente, di cimentarsi in quest'arte culinaria di antichi e genuini sapori.
Quel che è certo, sicureamente se ne parlerà anche in termini positivi.
Beh! Mi pare che, non ci resta che organizzarsi perchè, penso, potrebbe essere possibile, organizzarsi anche a famiglie o amici, ecc.
Piccolo particolare: il FISCO E IL FISCALISTA TREMONTI che ne pensa? Si sfregherà le mani perchè avrà trovato al tre forme per far cassa dalle tasche degli italiani ? E chi se ne frega dello spirito di accoglienza e dei prodotti tipici.
Grazie per aver postato la nostra iniziativa
RispondiElimina@prof:l'idea è very very good e sarò felice di diffondere le vostre iniziative anche in seguito
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