lunedì 11 aprile 2011

11 aprile 2008

Erano da poco le 5 di un mattino uguale a tanti altri da quando il dottore aveva pronunciato quell'orribile frase: "potrebbere accadere da un momento all'altro".
E noi non l'avevamo più lasciata da sola, sempre vigili, ci davamo il cambio, io distesa sul divano perchè al mattino dovevo andare a scuola, Sara sulla poltrona accanto al suo letto con la mano tra le sue. Emilia poi era sempre presente per ogni necesità.
Quella mattina però il sonno aveva ingannato i nostri occhi e fui svegliata di soprassalto quando sentii: "Mamma....., la nonna ci ha lasciato"
Attimi di smarrimento, lo sapevamo che doveva accadere, ma non si è mai preparati e poi così da sola, noi avremmo voluto accompagnarla fino alla fine.
Come si può dare coraggio, quando tu stessa hai bisogno di tutte le tue forze per non rimanere schiacciato?
La mia Sara non riusciva a darsi pace, lei che aveva vegliato per tante notti, si era addormentata proprio in quel momento! Solo allora dalle mie labbra uscirono le parole giuste quelle che riescono a darti una ragione e che mai avresti immaginato di poter pronunciare: "La nonna ha voluto incontrare Gesù nel silenzio, era un incontro troppo importante per lei e ha voluto viverlo da sola"

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