Costretti a mangiare poltiglia, poi ammazzati a centinaia dentro un frigorifero collegato allo scarico di un trattore
Decine di migliaia di visoni chiusi in gabbie piccole e strette,
allevati in maniera intensiva per poi essere uccisi e trasformati in
pellicce da indossare. Con queste scioccanti immagini è andato in onda
ieri sera l’ultimo servizio di Edoardo Stoppa, l’inviato «Fratello degli
Animali» di «Striscia la notizia», che ha voluto documentare le
orribili condizioni di tante vite predestinate a una morte certa in nome
dell’abbigliamento.
LAVORO INVESTIGATIVO - A
supportare Stoppa e il suo staff in questo delicato lavoro di inchiesta
c’erano ancora una volta «Nemesi Animale» ed «essereAnimali»,
associazioni italiane che da diversi anni si battono per le libertà e la
salvaguardia dei diritti degli animali. Sono stati loro che,
attraverso un minuzioso lavoro di investigazione durato oltre un anno e
mezzo, hanno censito e documentato la situazione degli ultimi sedici
allevamenti di animali da pelliccia sopravvissuti in Italia. «Con questo
lavoro abbiamo voluto far sì che ogni persona che indossi oggi una
pelliccia possa rendersi conto delle sofferenze inutili a cui sono stati
sottoposti dei poveri animali innocenti, colpevoli soltanto di essere
dotati di un pelo che ancor oggi attrae molti produttori di vestiti»,
hanno commentato gli attivisti delle due associazioni. FILMATO SULLE CRUDELTÀ - Il filmato trasmesso da «Striscia la notizia» e che Corriere.it presenta in esclusiva nella sua forma integrale (GUARDA), mostra in tutta la sua crudeltà il modo con cui vengono allevati i visoni negli stabilimenti intensivi, dove a nutrirli è un tubo che esce da un trattore e che attraverso la rete metallica delle gabbie somministra loro una poltiglia di carne che in centinaia debbono contendersi per sfamarsi.
NELLA CAMERA A GAS - Quello stesso tubo si trasformerà poi nel loro boia: giunto il momento di abbatterli, centinaia alla volta, vengono stivati all’interno di un vecchio frigorifero, collegato direttamente allo scarico del trattore così da farlo diventare una vera e propria camera gas, ultimo atto di un dramma scritto fin dall’inizio. “Il nostro auspicio è che l’Italia possa prendere esempio dall’Olanda, l’ultima nazione che – accodandosi a molte altre – ha deciso di vietare sul proprio territorio nazionale l’attività di allevamenti di questo tipo», hanno fatto sapere da «Nemesi Animale» ed «essereAnimali».
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