sabato 11 agosto 2012

Bei tempi

Sicuramente bei tempi quando eravamo macchine o robot a preparare mille attività per quella squadra di ragazzini festanti e ribelli che ci erano stati affidati ai quali dedicavamo tempo, energie, sentimento, animati da uno spirito goliardico che tutti conserviamo nonostante i capelli grigi!
Ma noi quando abbiamo cominciato di capelli grigi non ne avevamo, avevamo mille problemi: bambini piccoli, lavoro, qualche acciacco dei genitori anziani, ma noi seguivamo un ideale che ci aveva trasmesso il nostro padre spirituale "Padre Pompilio"
Lui di scout ne sapeva tanto, noi eravamo attratti dalla novità, dal pensiero che i nostri figli presto sarebbero cresciuti e che volevamo il meglio per loro per sentirci forti nella nostra azione educativa!
E il meglio ce lo offriva proprio quel metodo scout: "Vita all'aperto, autonomia, sguardo attento verso l'altro, gioia nelle piccole cose, cammino di fede insieme ad amicizia, lealtà, gruppo.
Poi ci si ritrova inghiottiti in questo vortice, bello, ma faticoso: i figli crescono, fanno le loro scelte, gli anni passano anche sulle proprie spalle, i genitori invecchiano, lo smalto si intacca e il "grande gioco" diventa un altro peso da portare avanti e cominciano a vedersi i difetti, i limiti personali dell'altro e la stanchezza amplifica il resto.
Così sembra che finisca una stagione bella della vita nella quale ci siamo spesi e giocati fino in fondo e ci si perde, ci si allontana, nella certezza di aver fatto la scelta giusta.
Ma nel cuore resta il rimpianto dell'allegra brigata di quei giovani semi-vecchi che eravamo, delle risate di niente, degli scherzi, del sudore, della riconoscenza che i nostri ragazzi ci dimostravano.
Capitolo chiuso, non è più il tempo e rimane solo un saluto fuggevole,  una breve telefonata fino a quando il cuore prende il sopravvento sulla ragione, quella ragione dura, impietosa, che si alza come muro difficile da superare!
Il tempo, poi, giustiziere silenzioso fa la sua parte, plasma, scava, ammonisce ognuno a modo suo fino a rimanere sconcertati, muti, increduli.
Dove sono gli uomini bellicosi di un tempo? Non esistono, non sono mai esistiti, è solo la nostra mente piccola, gretta che non vuole ammetterlo!
E si ritrovano gli allegri amici di sempre, uniti da una forza del destino a ricordare, a cantare, a bere intorno ad una tavola aggregante a ridere e scherzare, a progettare un'uscita insieme come ai vecchi tempi, con mille capelli grigi (questa volta!), ma con lo spirito ancora da fanciulli!
Che bello salutarli così, mentre si lasciano con la promessa di rivedersi ancora!
i preparativi
continuano

a ognuno la sua parte
eppure si vogliono bene

butti sta seppia SI o NO?
finalmente ci siamo!


CHE PROFUMO!!!
ricordando i vecchi tempi
GLI UOMINI
ricordando i vecchi tempi
LE DONNE

eccola l'allegra brigata
finalmente si mangia


buono, buono, tutto buono
pane, ma quale pane...VINO, VINO
e Fntasia


vai Cetto "O Sole Mio"
e le donne sorridono compiaciut
















2 commenti:

  1. "Il tempo non torna più" uno tra i tanti successi di Fiorella Mannoia, ci ricorda del cammino (esodo) cui ognuno di noi è chiamato. La strada, nel cammino, è sempre da scoprire: nella sua direzione, nel selciato, nel panorama che si incontra, con chi la si percorre ( se ci si accorge che accanto, dietro o prima ci sono "altri"), ecc. Ci si ferma ogni tanto per una sosta, si fa il punto della strada e si riparte, l'arrivo non lo sapremo mai se non quando quella "chiamata" non si concretizza. Si da il caso che in quel "pezzo di strada" fin qui percorso, mi sono ritrovato con degli "altri" con i quali ho condiviso tanto. Nella fase della "scoperta" in cui era inclusa l'accoglienza, ho trovato diverse affinità, cioè delle intese nel procedere che mi facevano stare bene specialmente, come ricordavi tu Letizia, quando queste intese erano erano rivolte ai più piccoli. Ma lungo la strada il ritmo del passo a volte più incalzante, mette sempre a "nudo" i limiti personali che tolgono una snellezza nei movimenti e si rischia di inciampare. Può succedere di cadere anche ma, è mia convinzione, che rialzandosi e riprendendo il cammino di riincontrare gli stessi compagni di strada, quegli stessi compagni con lo spirito di sempre e qualche "saggezza" acquisita dalle vicende della strada, sempre in salita; compagni che non "vedi" diversi perchè sono sempre gli stessi: è cambiato solo il ritmo del passo ed il tempo che è passato che ha "salvato" nell' ardisck dei ricordi ogni cosa.
    Già, il tempo non torna più perchè è la "legge" della strada che te lo impone ma ti aiuta anche a scoprire nuovi passi, nuovi ritmi, nuovi "altri", nuove avventure, nuove .......che arricchiscono l'ardisck di affettività, emozioni, esperienze varie.
    A proposito quell'ardsck personale è la capacità di saper conservare delle buone relazioni proteggendole dai tanti "virus" che gli aker (la zizzania) volutamente immettono nella rete per far perdere ogni traccia di un vissuto rendendo più difficoltoso il cammino.
    Buona strada a tutti perchè l'"esodo" continua.

    RispondiElimina
  2. Devo ammettere che sei fotogenico, e in quella scena "horror" poi sei il massimo!

    a proposito di "esodo"
    esodo (dal greco ἔξοδος, éksodos, composto di éksó "fuori" e hodós "strada") è la partenza volontaria di una comunità o di un gran numero di persone dal ...ecc. ma soprattutto da se stessi!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina