domenica 1 gennaio 2012

La focara di Novoli

La Focara di Novoli

A Novoli, in provincia di Lecce, la notte del 16 Gennaio è un momento magico, il culmine della Festa del Fuoco, che inizia nove giorni prima e che si conclude nell'incendio di un'immensa pira formata da tralci di vite di Negroamaro, accatastate con perfetta maestria e con tecniche tramandate di generazione in generazione. In media per costruire un falò da venti metri circa di diametro per altrettanti di altezza occorrono dalle 80.000 alle 90.000 fascine. Si narra che la prima ”Fòcara” ebbe luogo nel 1905, quando una grande nevicata imbiancò la costruzione sacrificale poche ore prima della festa. In questo scenario a metà tra tradizione ed esoteria si colloca la partecipazione di Mimmo Paladino, che porta nel Salento i suoi cavalli che diventeranno parte integrante dell'immenso fuoco. Un'installazione che avrà del prodigioso e che mescolerà, come spiega il direttore artistico di FòcaraArte Toti Carpentieri «fede, costumanze, evocazioni, leggende, racconti e riferimenti letterari, tra scultura, installazione e ambiente». Una comunanza, quella tra arte e tradizione di Mimmo Paladino, che partiva dalla Transavanguardia che si riappropriava del gesto umano e della potenza della creazione pittorica. Mimmo Paladino celebra, con la Festa della Focara, una rappresentazione che ha una grande forza evocativa ponendo sui sentieri della memoria i suoi cavalli, realizzati in cartapesta, attraverso stampi originali. Una maniera visionaria per unire la linfa della tradizione e l'avanguardia che può accendere, è proprio il caso di dirlo, una manifestazione unica in tutto il mediterraneo. Che è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e che aspira al riconoscimento dell'Unesco quale Patrimonio Intangibile dell'Umanità. (matteo bergamini)

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