venerdì 16 dicembre 2011

Il Natale ecosostenibile dall'albero al presepe

Proviamo a creare un addobbo «green», rinunciando agli imballaggi e alle confezioni inutili e non riciclabili


L'albero di Natale dell'Hotel Principe di Savoia a Milano (Fotogramma)L'albero di Natale dell'Hotel Principe di Savoia a Milano (Fotogramma)
Il Natale è un’occasione da non perdere per recuperare il valore autentico del tempo e delle cose. Vedere la nascita di Gesù come un’opportunità per dare vita a uno spirito nuovo, aiuta a restituire significato al rito. Il potere d’acquisto è sempre più debole, ma il potere creativo ha un potenziale poco sfruttato. Usiamolo per riconquistare un po’ di semplicità e per diffondere energia positiva. Ne abbiamo tanto bisogno. ATMOSFERA - Il Natale è vicino al solstizio d’inverno (21 dicembre) e le tradizioni pagane hanno fortemente influenzato quelle cristiane. Per i Romani il ramo sempreverde era di buon auspicio, nella cultura celtica l’abete rappresentava la natura amica dell’uomo e con i primi cristiani il significato è stato elevato per rappresentare l’albero della vita. Nella civiltà contadina si soleva addobbare un albero con i frutti raccolti per ringraziare la terra e per offrire cibo alla comunità. Erano riti collettivi che esprimevano gratitudine, devozione e condivisione. Quando nel Seicento, in Nord Europa, gli alberi di Natale sono entrati nelle case, la natura stessa del simbolo è stata svilita. Un albero estirpato ha vita breve, salvo che venga reimpiantato, in qual caso la sua esistenza verrà scossa da una parentesi climatica estenuante – l’abete ama il riscaldamento come il topo ama il gatto! Se l’albero è reciso, è destinato a diventare spazzatura. Da portatore di significati, l’albero di Natale è diventato un elemento decorativo. Gli abeti hanno dilagato a ogni latitudine e Babbo Natale, in slitta, trainato dalle renne e imbacuccato per proteggersi dal freddo, campeggia anche sui grattacieli di città tropicali. È difficile spiegare il Natale a chilometro zero a bambini che vivono ad Auckland o a Rio de Janeiro, dove il 25 dicembre ci sono quaranta gradi! Nessuno sembra essersi accorto della stonatura con il significato originale, e continuiamo a portarci dietro grandi contraddizioni. L’anno scorso la Coldiretti aveva avvertito gli italiani che un albero di plastica inquina quanto un’auto: la maggior parte viene dalla Cina, http://www.corriere.it/ambiente/11_dicembre_15/gabetti-abete-di-cartone_8998bfb6-2663-11e1-97ba-d937a4e61a87.shtml

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